Dai vini alle castagne: l’autunno prende posto a tavola, i sapori della Campania
| di Redazione
L’autunno è arrivato e, in Campania, come un ospite elegante, ha preso posto a tavola. Non si limita a tingere di oro e rame i paesaggi della regione: porta con sé profumi, colori e sapori che raccontano storie di terra, tradizione e convivialità. Dai Monti Lattari all’Irpinia, dal Vesuvio al Cilento, i prodotti autunnali diventano protagonisti di ricette che fondono memoria e innovazione.
In Irpinia e nel Beneventano, la stagione delle castagne è un rito. A Montella, patria della castagna IGP, ottobre e novembre si accendono di sagre e mercati dedicati al frutto, celebrato sia nella versione classica – caldarroste fumanti – sia nelle preparazioni più sofisticate: creme, dolci e zuppe che accompagnano i piatti principali.
I boschi del Matese, dell’Avellinese e del Cilento offrono porcini e tartufi che trasformano la cucina campana in un’esperienza sensoriale unica. Nei ristoranti tipici si possono gustare risotti cremosi, paste fresche e secondi di carne che raccontano il legame indissolubile tra uomo e natura. Per chi ama il trekking, i sentieri immersi nei boschi diventano anche un’occasione per raccogliere direttamente i funghi.
L’autunno porta con sé anche il vino novello. In Irpinia, nel Sannio e nelle zone vesuviane, le cantine aprono le porte ai visitatori con degustazioni e visite guidate tra vigneti carichi di uva.
I mercati campani in questo periodo si arricchiscono di melograni, zucche, fichi secchi e primi agrumi. Il melograno, simbolo di abbondanza, diventa ingrediente di insalate autunnali o dolci tipici, mentre le zucche vengono trasformate in vellutate, gnocchi e torte salate. Gli agrumi vesuviani, già carichi di profumo, anticipano la stagione invernale e completano il quadro di una tavola che celebra la stagionalità e la ricchezza della terra.
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