20 Ottobre 2025

Design, tecnologia e natura: DESK(T) reinventa il lavoro da remoto. C’è una startup campana

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Design, tecnologia e natura: DESK(T) reinventa il lavoro da remoto. C’è una startup campana

Secondo l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, nel 2024 in Italia si contano oltre 3,5 milioni di lavoratori da remoto, una crescita del +17% rispetto al 2022. In parallelo, il turismo legato alla “workation” – la combinazione di vacanza e lavoro – è stato sperimentato dal 32% dei viaggiatori italiani mentre il 41% dei lavoratori da remoto ha svolto almeno una parte della propria attività da una località turistica nell’ultimo anno (fonte: EY Future Travel Behaviours 2025).

Questa tendenza apre nuove opportunità per le aree interne, oggi ancora escluse dai principali flussi turistici: infatti, secondo un rapporto realizzato da TEHA Group, il 75% dei visitatori si concentra su appena il 4% del territorio nazionale.

Le aree rurali possono quindi diventare i nuovi poli dell’innovazione sostenibile? Il progetto DESK(T), sviluppato nell’ambito del Partenariato Esteso MICS (Made in Italy Circolare e Sostenibile e coordinato dal Politecnico di Milano, ha provato a dare una risposta concreta a questa domanda. Finanziato attraverso un bando a cascata dedicato al trasferimento tecnologico e alla ricerca applicata, DESK(T) ha unito università e imprese in un percorso di dodici mesi per immaginare nuovi modelli di smart working e turismo sostenibile nei territori rurali.

In particolare, il progetto ha avuto l’obiettivo di esplorare come il design e la tecnologia possano migliorare la qualità della vita dei lavoratori da remoto e dei nomadi digitali, creando un legame diretto con i territori in cui vivono e lavorano.

Tra i partner coinvolti nel progetto figurano anche Ruralis – startup player del turismo sostenibile che opera per valorizzare le aree interne e le comunità locali – e Mastio Restauri, impresa artigiana specializzata nel restauro di beni vincolati e falegnameria.

Una scrivania multifunzionale e sostenibile per il lavoro del futuro
DESK(T) ha portato alla progettazione di una scrivania intelligente, multifunzionale ed ecologica, realizzata con materiali riciclati e processi a basso impatto ambientale. Pensata per integrarsi negli spazi rurali e ricettivi – da B&B ad agriturismi fino a ostelli e borghi diffusi – la scrivania è il simbolo di un nuovo paradigma di arredo “place-based”, capace di unire comfort, estetica e sostenibilità.

Di pari passo, la ricerca sociologica e di mercato condotta nell’ambito del progetto ha confermato come la diffusione di postazioni di lavoro “smart” in strutture rurali – agriturismi, B&B, ostelli, borghi diffusi – possa destagionalizzare i flussi turistici, favorire l’ospitalità prolungata e generare nuove economie locali. È la dimostrazione che un modello di turismo ibrido, la già citata “workation”, può diventare un fattore competitivo per l’Italia, capace di coniugare innovazione, qualità della vita e sostenibilità ambientale.

Il progetto è stato riconosciuto come buona pratica di innovazione sociale nel turismo sostenibile, in quanto esempio concreto di come la ricerca applicata possa tradursi in strumenti reali per il futuro del lavoro e dell’abitare.

«Prendendo parte a questo progetto abbiamo voluto dimostrare che l’innovazione non appartiene solo ai grandi centri urbani. Le aree interne italiane possono diventare luoghi di sperimentazione e di benessere, dove sostenibilità e tecnologia convivono in equilibrio. È qui che immaginiamo il futuro del lavoro e del turismo» dichiara Nicolas Verderosa, CEO di Ruralis.

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