Disservizi scuola Castelnuovo Cilento, genitori e associazione dei consumatori fanno appello alla Provincia

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Disservizi scuola Castelnuovo Cilento, genitori e associazione dei consumatori fanno appello alla Provincia

Nel Plesso scolastico di Velina di Castelnuovo Cilento gli alunni vivono quotidiani disagi dovuti alla mancanza delle necessarie dotazioni scolastiche, quali mensa, palestra e laboratori. L’associazione dei consumatori Codici e i rappresentanti dei genitori fanno appello alla Provincia, chiedono che nel periodo di chiusura estiva della scuola vengano messi in atto i provvedimenti organizzativi e gli interventi edilizi necessari per porre rimedio ai disagi vissuti dagli alunni negli ultimi anni.

La posizione dei genitori

«Nel Plesso scolastico di Velina ci sono molteplici problematiche. Gli alunni della scuola primaria, nelle giornate di rientro pomeridiano, pranzano in classe sul banco delle lezioni, perché non c’è la mensa. I ragazzi della scuola media, unica del Comune di Castelnuovo Cilento, svolgono educazione fisica in una semplice aula arredata per le attività, in quanto manca la palestra. Non ci sono aule destinate ai laboratori e neanche ambienti abbastanza capienti per lo svolgimento delle recite. Come genitore mi amareggia questa situazione», spiega Antonella Lombardi.

«I disagi sono cominciati quando il Comune di Castelnuovo Cilento ha deciso di mettere nel nuovo edificio scolastico di Velina tutte le scuole. – spiega Daniele D’Aiuto – Per risolvere le problematiche basterebbe che la Provincia si facesse carico dei lavori di demolizione-ricostruzione oppure consolidamento-riqualificazione funzionale dell’ex edificio della scuola primaria di Velina, ubicato a pochi metri dal nuovo edificio. Questo immobile comunale attualmente è utilizzato come segreteria scolastica, mentre in precedenze è stato sede del centro vaccinale Covid-19. Questa è una delle ipotesi di soluzione, ovviamente confidiamo che il Comune e la Provincia ci convochi per individuare insieme la soluzione migliore».

Il punto di vista dell’associazione

«Le carenze del Plesso scolastico di Velina compromettono il diritto degli alunni ad istruirsi nelle migliori condizioni. Il DM del 18/12/1975 ha fissato gli standard per gli ambienti scolastici, ad esempio le caratteristiche minime per le palestre sono altezza 5.40 metri e superficie 200 metri quadri. Con i fondi del PNRR saranno ridotti i divari territoriali, laddove i Comuni presentano le domande. Il Comune di Castelnuovo Cilento non ha candidato nessun progetto per partecipare ai bandi PNRR per le palestre e le mense scolastiche. Abbiamo chiesto l’intervento della Provincia di Salerno, facendo appello al principio di sussidiarietà, affinché l’ente di livello superiore intervenga per salvaguardare i diritti degli alunni, considerata l’inadeguatezza dell’azione dell’ente che avrebbe dovuto risolvere il problema. Siamo fiduciosi che a settembre gli alunni di Castelnuovo Cilento trovino tutti i servizi a cui hanno diritto come giovani cittadini europei», dice Massimo Carleo, segretario provinciale Codici.

«Scuola, Comune e Provincia devono individuare quanto prima gli edifici e le aule dove allestire i laboratori e la mensa. Per la palestra, nell’attesa che venga finanziata e realizzata, il Comune e la Provincia si devono far carico di soluzioni temporanee, quale può essere l’onere della logistica per l’utilizzo della palestra dell’IIS Ancel Keys di Castelnuovo Cilento, distante circa tre chilometri da Velina, oppure l’installazione di una tensostruttura sull’area di gioco presente nell’area esterna all’ex edifico scolastico della scuola primaria», concludono.

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