Franco Mastrogiovanni, 16 anni dopo la morte: il maestro “più alto del mondo” legato a un letto per 87 ore

| di
Franco Mastrogiovanni, 16 anni dopo la morte: il maestro “più alto del mondo” legato a un letto per 87 ore

Il 4 agosto 2009 moriva, in una stanza dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, Franco Mastrogiovanni, maestro elementare di Castelnuovo Cilento. Era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio e lasciato legato mani e piedi a un letto per oltre 87 ore consecutive, senza mai essere slegato, lavato, nutrito adeguatamente né assistito con la dignità minima dovuta a qualsiasi essere umano.

Aveva 58 anni, era alto quasi due metri – tanto da essere ricordato dai suoi alunni come “il maestro più alto del mondo” – e nella sua vita aveva pagato caro il prezzo della coerenza: era un uomo fuori dagli schemi, che non mancava di far sentire la propria voce.

Quel giorno di agosto, Mastrogiovanni si trovava in vacanza a San Mauro Cilento. Venne prelevato con un’ambulanza e trasportato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Vallo, con un TSO. Da lì, non sarebbe più uscito vivo. Le immagini della videosorveglianza, diffuse tempo dopo, hanno raccontato quello che i verbali non dicevano: Mastrogiovanni, sedato e contenuto, viene lasciato nudo, legato al letto per quasi quattro giorni interi, fino alla morte per edema polmonare. Nessuno intervenne per scioglierlo, per controllare le sue condizioni, o per dire: basta.

La vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica e è divenuto simbolo delle criticità del sistema psichiatrico italiano, sollevando interrogativi drammatici sul rispetto dei diritti umani all’interno delle strutture sanitarie. Dopo un lungo iter giudiziario, nel 2012 arrivarono le prime condanne in primo grado, poi ridimensionate in appello e in Cassazione.

Oggi, sedici anni dopo, il nome di Franco Mastrogiovanni è diventato simbolo di qualcosa che non possiamo permetterci di dimenticare. Perché la memoria, a volte, è l’unica forma di giustizia che ci resta. E non può essere lasciata legata a un letto.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata