Serata da dimenticare per la Gelbison, che incassa la prima sconfitta della gestione Agovino sotto i colpi di un Savoia spietato e travolgente. Gli oplontini dominano a Vallo della Lucania e conquistano tre punti pesantissimi grazie a una prova di forza, intensità e cinismo offensivo.
Il racconto della gara
L’inizio è di marca biancoscudata: il Savoia detta i ritmi e costringe i padroni di casa a difendersi bassi. Eppure, a sorpresa, è la Gelbison a sbloccare il match. Una distrazione della retroguardia ospite regala un rigore ai cilentani, che Liurni trasforma con precisione portando avanti i suoi.
Il vantaggio, però, dura appena il tempo di un respiro. Favetta ristabilisce la parità con una conclusione potente e, pochi minuti dopo, Munoz completa la rimonta firmando l’1-2 che chiude la prima frazione.
Ripresa a senso unico
Nella ripresa la squadra di Agovino prova a rimettere in equilibrio la partita, ma il Savoia resta lucido e letale in contropiede. Umbaca finalizza un’azione rapida portando il risultato sull’1-3, poi il giovane Leo accorcia le distanze ridando speranza ai rossoblù.
L’illusione dura poco: Meola inventa un gol spettacolare per il 2-4 e nel finale gli ospiti dilagano. Checa e Guida arrotondano il punteggio, chiudendo i conti con un roboante 2-6.
Analisi e prospettive
Per la Gelbison si tratta di una battuta d’arresto netta, che interrompe il percorso positivo avviato dal nuovo tecnico e lascia spazio a diverse riflessioni, soprattutto in fase difensiva. Il Savoia, invece, conferma il proprio stato di forma e la qualità del collettivo, candidandosi tra le formazioni più in forma del momento.
Una prova autoritaria, costruita su gioco, intensità e concretezza: il 2-6 del “Giordano” è un messaggio chiaro al campionato.


