Giovani voci, mare e magia: la prima serata del Meeting del Mare incanta Marina di Camerota
| di Marianna Vallone
Un palco con vista mare, il vento leggero della sera, e un palco pronto ad accogliere musica, parole, arte e emozioni: è cominciata così, tra vibrazioni forti e silenzi carichi di senso, la 29ima edizione del Meeting del Mare a Marina di Camerota.
La manifestazione ha preso vita alle 18, con l’apertura della mostra “Sumud” di Lucas Calle, dedicata alla Palestina. Un’esposizione intensa e diretta, che ha subito dato il tono a questa edizione: riflessione, impegno. La questione palestinese è stata raccontata anche attraverso la musica e una toccante coreografia realizzata da giovani ballerini e performer di Marina di Camerota, che hanno trasformato il parco in un palcoscenico di resistenza creativa.
Sul palco, a guidare il pubblico tra un’esibizione e l’altra, i conduttori Gianluca D’Andrea e Rita Greco, hanno dato spazio a una lunga serie di artisti e band emergenti provenienti da tutta Italia, che hanno scaldato l’atmosfera con suoni nuovi e identità sonore ancora in evoluzione, ma già potenti.
«C’è una fame di ascolto, di musica dal vivo vera – dice una ragazza del pubblico – e questo festival te la dà senza filtri».
Poi, il momento atteso: l’arrivo degli artisti. Anastasio, con il suo rap viscerale e diretto, ha infiammato il cuore della rassegna. Un’esibizione potente, tra testi taglienti e silenzi che parlavano quanto le rime. Il pubblico lo ha accolto con energia e attenzione. Il trio francese Dov’è Liana ha portato sul palco una performance incredibile, sospesa tra l’allegro e il malinconico, con un italiano dolcemente stentato, arricchito da quell’affascinante accento francese.
A prendere la parola sul palco anche il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, il vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca, e Don Gianni, che attraverso la 29° edizione del Meeting del Mare ha lanciato un messaggio potente: «Non spegnete mai la bellezza. Non spegnete mai la gioia».









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