11 Novembre 2025

Il fiuto che fa la differenza: il cane che affianca i Carabinieri nelle operazioni sul territorio

| di
Il fiuto che fa la differenza: il cane che affianca i Carabinieri nelle operazioni sul territorio

Nel quotidiano lavoro delle forze dell’ordine, spesso sono i dettagli a fare la differenza. E, in alcuni casi, quel dettaglio ha quattro zampe, un addestramento impeccabile e un fiuto capace di individuare ciò che all’occhio umano sfugge. Sono sempre più numerosi i cani in forza ai Carabinieri, impiegati in attività di controllo, prevenzione e sicurezza.

Protagonista dell’ultima operazione è un cane dell’Unità Cinofila dell’Arma, specializzato nella ricerca di sostanze stupefacenti e nella localizzazione di persone scomparse. Addestrato presso il Centro Carabinieri Cinofili di Firenze, il reparto d’eccellenza che forma gli esemplari operativi, il cane ha affiancato i militari in una serie di controlli mirati sul territorio, contribuendo in modo decisivo alla riuscita dell’intervento.

Le razze utilizzate dai Carabinieri

Tra le razze più impiegate nelle Unità Cinofile dell’Arma ci sono: Pastore Tedesco: versatile, intelligente e molto affidabile. Ideale per ricerche di persone e controllo del territorio; Belgian Malinois: agile, reattivo e con un fiuto eccezionale, spesso utilizzato in operazioni antiesplosivo e antidroga; Labrador Retriever: particolarmente adatto alla ricerca di sostanze stupefacenti grazie al suo fiuto sensibile e alla natura socievole; Springer Spaniel: impiegato nella ricerca di esplosivi e narcotici, grazie alla grande energia e capacità di concentrazione.

Queste razze sono selezionate per temperamento, fiuto, resistenza fisica e capacità di socializzazione con i conduttori e l’ambiente operativo.

Un addestramento rigoroso

Il percorso che porta un cane a diventare operativo nelle file dell’Arma è complesso: selezione genetica, test comportamentali, socializzazione, esercizi di obbedienza e specializzazione. Solo gli esemplari più equilibrati e reattivi riescono a superare tutte le fasi. Il risultato è un compagno di squadra affidabile, capace di leggere i segnali del conduttore e intervenire in modo rapido e preciso.

Le operazioni: fiuto infallibile

Durante i controlli, il cane ha individuato in pochi secondi un nascondiglio ricavato all’interno di un veicolo, portando al sequestro di materiale illegale. In altri casi, i cani dell’Arma vengono impiegati per la ricerca di persone disperse nei boschi o in zone impervie, per la prevenzione degli esplosivi e persino nelle attività anti-incendio boschivo.

Gli operatori spiegano che «la presenza del cane non è solo un supporto tecnico, ma un valore aggiunto. Rende più rapide le operazioni e aumenta la sicurezza degli agenti».

Un ruolo sempre più centrale

Le Unità Cinofile dei Carabinieri sono oggi una risorsa strategica per il controllo del territorio. L’impiego dei cani permette interventi mirati, meno invasivi e più efficaci, riducendo i tempi delle ricerche e aumentando la precisione dei risultati.

Foto fonte: https://www.lastampa.it/la-zampa/2022/10/08/news/operazione_pettirosso_cane_africa_bracconaggio_carabinieri_munizioni-369112086/

Consigliati per te

©Riproduzione riservata