«La ballata delle spose infelici» incanta nelle Gole del Mingardo: il teatro sull’acqua che dà voce al dolore delle donne
| di Comunicato stampa
“L’amore può cambiare anche il destino”. È il messaggio che regala “La ballata delle spose infelici” di Pasquale Carelli. Nell’opera ambientata all’epoca del Decennio Francese (1806-1815), prendendo a pretesto una vicenda di briganti, vengono fatti rivivere gli incredibili patimenti e i dolori sopportati dalle donne del tempo. Giovani figlie costrette a maritarsi con uomini che avevano il triplo dei loro anni o a rinchiudersi in un convento solo per volontà del padre padrone, al quale era attribuita la funzione guida della famiglia e della società. Mamme il cui spazio esistenziale era delimitato fra le mura domestiche e la campagna. Donne private di ogni libertà, sottoposte a passare dall’assoluta patria potestà alla dispostica e bestiale potestà maritale, che più delle volte portava anche alla morte.
L’affascinante scenario – con il palcoscenico montato nelle acque del Mingardo – gli effetti scenici, la musica e la bravura degli interpreti (dal più piccolo di soli dieci anni alla bravissima attrice che ha superato i sedici lustri), riescono a catapultare lo spettatore in un altro tempo, accompagnandolo lungo i sentieri che da Poderia raggiungono Roccagloriosa e Torre Orsaia, facendogli respirare le emozioni trasmesse da una luna rosata e a toccare con mano la nebiolina che impregna in alcune ore il cielo della Valle alle falde del Bulgheria.
Affrontare lo scottante e inumano tema del femminicidio non è facile. Pasquale Carelli – penna di diamante non solo del nostro territoriale – e La Quinta Praticabile diretta da Modestina Caputo lo fanno con sensiblità e grande professionalità. Ottima la regia curata da Luca Rinaldi. Bravissimi tutti. Lo spettacolo è stato rappresentato il 30 e il 31 luglio 2025 nelle acque del fiune Mingardo, sotto il Ponte del Fascio di San Severino di Centila, in provincia di Salerno.
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