La Borsa mediterranea del turismo archeologico sostiene la candidatura all’Unesco della cucina italiana

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La Borsa mediterranea del turismo archeologico sostiene la candidatura all’Unesco della cucina italiana

La BMTA inaugura la prima giornata della XXVII edizione, giovedì 30 ottobre, con una Conferenza a sostegno della candidatura della Cucina Italiana all’Unesco, a un mese circa, quando sarà reso pubblico l’esito della valutazione, il 10 dicembre a Nuova Delhi in India.

Sin dalle prime edizioni la BMTA è stata sede dei lavori per la elaborazione dei contenuti e dei processi per il futuro riconoscimento del patrimonio immateriale: in occasione della quinta edizione, il 9 novembre 2002, si riunì il gruppo di lavoro costituito da Unesco, Ministero per i beni e le attività culturali, Direzioni Generali del Patrimonio Culturale di Algeria, Giordania, Libia, Marocco, Siria, Tunisia, Provincia di Salerno, Federculture, Assafrica & Mediterraneo di Confindustria per la preparazione del documento denominato “Carta di Paestum per la gestione integrata del patrimonio tangibile e intangibile” alla presenza del Vice Direttore Generale per la Cultura dell’Unesco, Mounir Bouchenaki, attuale Presidente Onorario della BMTA; nel 2003, poi, artefice proprio Bouchenaki, fu adottata in occasione della 32a Sessione della Conferenza Generale Unesco la Convenzione per la Salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall’Italia nel 2007, che fissò le procedure per l’identificazione, la documentazione, la preservazione, la protezione, la promozione e la valorizzazione del bene culturale immateriale.

Oggi più che mai cibo e cultura vanno di pari passo, trovando nei viaggiatori consenso e riconoscimento della stessa idea di fondo sottesa al dossier della candidatura della Cucina Italiana: “l’idea cioè che il cibo possa essere considerato l’identità culturale di un popolo”. Questo concetto ha trovato applicazione e soprattutto gratificazione per il territorio salernitano nell’ambito della candidatura della Dieta Mediterranea, che nel 2010 fu la prima pratica alimentare ad avere il riconoscimento per il legame profondo con la corretta alimentazione, che nella sua essenza ne fa uno stile di vita.  Inoltre, la Cucina Italiana è patrimonio comune per oltre 60milioni di connazionali che vivono all’estero e di tanti stranieri che si ispirano allo stile di vita italiano.

Svolgere alla BMTA di Paestum (Capaccio Paestum, il Comune che ospita l’evento da 27 edizioni è la “porta del Cilento”, di quella estesa area naturalistica e paesaggistica iscritta nella lista del patrimonio materiale nel 1998 con le aree archeologiche di Paestum e Velia), a pochi chilometri da dove è nata la Dieta Mediterranea, una iniziativa dedicata alla candidatura della Cucina Italiana, trova contezza nella dichiarazione del Ministro dell’Agricoltura, on. Francesco Lollobrigida: “la nostra tradizione culinaria non rappresenta solo un insieme di ricette, esperienze, pratiche e contaminazioni, ma è il cuore della Dieta Mediterranea, caratterizzata da prodotti alimentari d’eccellenza, da cibi sani, dalla varietà e dalla biodiversità”.

A tal proposito, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e la Piana del Sele sono esempio della biodiversità del territorio e la sostenibilità delle produzioni DOP/IGP (mozzarella di bufala, carciofo, rucola, cavolfiore, olio, vino).

A rafforzare, inoltre, l’abbinamento tra archeologia e gastronomia è stata la volontà del Ministro dell’Agricoltura nel presentare, insieme al Ministro della Cultura, il logo della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco proprio in un grande attrattore archeologico, il Parco di Pompei (4 agosto 2023), dove i mosaici e la narrazione del quotidiano nell’antichità eleggono la cucina protagonista nella vita comune. La gastronomia antica dei romani e loro pietanze, nel rappresentare l’identità locale dei territori (il garum, il farro, la porchetta, l’olio, il vino) sono alla base della “Cucina Italiana”.

Inoltre, l’iniziativa a sostegno della candidatura di domenica 21 settembre “Il Pranzo della Domenica – Italiani a tavola”, promossa da Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Ministero della Cultura e ANCI, ha visto protagonisti a tavola con lo sfondo del Colosseo in diretta televisiva il Presidente del Consiglio e i Ministri di Cultura e Agricoltura, insieme a 10 città capofila e decine di altri Comuni con tavolate collettive, eventi e attività di promozione territoriale nelle piazze. Per la Campania, Napoli capofila con quattro Comuni aderenti all’iniziativa: Gragnano, Monte di Procida, Portici, Pollica.

Interverranno alla Conferenza di giovedì 30 ottobre alle ore 18 Pier Luigi Petrillo, che ha lavorato sul dossier di candidatura dalla denominazione “La Cucina Italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale” (Italian Cooking between sustainability and biocultural diversity), l’Ambasciatore Italiano all’Unesco Liborio Stellino, che il 23 marzo 2023 lo ha presentato ufficialmente al responsabile per la Lista del Patrimonio Immateriale dell’Umanità, il Presidente Nazionale delle Camere di Commercio Andrea Prete, il Past President di Federalimentare e neo Presidente del Touring Club Italiano Gian Domenico Auricchio, il Presidente Onorario della BMTA Mounir Bouchenaki già Vice Direttore Generale per la Cultura dell’Unesco ed estensore della Convenzione del 2003 sul patrimonio immateriale, il Comandante del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri Fabrizio Parrulli. Modererà i lavori Maddalena Fossati Direttore de “La Cucina Italiana”, la più antica rivista gastronomica al mondo, fondata nel 1929, ancora in edicola, che rappresenta una delle tre comunità promotrici della candidatura.

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