15 Dicembre 2025

L’allarme: in caduta l’export agroalimentare verso gli USA

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L’allarme: in caduta l’export agroalimentare verso gli USA

La Cia Agricoltori Italiani Campania lancia un forte allarme sul fronte delle esportazioni agroalimentari verso gli Stati Uniti. L’analisi dell’Ufficio Studi Nazionale Cia sui dati Istat registra per settembre un pesante -11%, quarto mese consecutivo di flessione causata dai nuovi dazi Usa.

«Un arretramento – spiegano – che interrompe un ciclo di crescita pluriennale del Made in Italy oltreoceano e che colpisce in modo significativo la Campania, regione particolarmente esposta per la forza e la riconoscibilità delle sue filiere agroalimentari. Nel periodo giugno–settembre 2025, rispetto allo stesso quadrimestre del 2024, si evidenzia una contrazione di 282 milioni di euro di prodotti italiani esportati sul mercato statunitense. La flessione trascina in negativo anche i primi nove mesi dell’anno: l’export agroalimentare italiano verso gli Usa registra un -1,2%, in totale inversione rispetto al +4% dello stesso periodo del 2024. La crescita di inizio anno non ha compensato il contraccolpo estivo generato dai nuovi dazi.»

Ad evidenziare la particolare gravità della situazione per il territorio è Carmine Fusco, commissario regionale di Cia Agricoltori Italiani Campania, che sottolinea: «La  nostra Regione  è in una fase estremamente delicata. Gli Stati Uniti sono uno sbocco strategico per molte nostre filiere, e l’arrivo del periodo natalizio, da sempre il momento di massimo picco delle esportazioni, rende questi dati ancora più allarmanti. Senza interventi tempestivi, molte aziende che negli Usa avevano il loro principale mercato di riferimento rischiano di trovarsi in seria difficoltà già nelle prossime settimane.»

Fusco richiama con forza anche l’attenzione delle istituzioni regionali: «Questo tema deve diventare una delle prime priorità per la nuova Presidenza della Regione Campania guidata da Roberto Fico. Se non verrà affrontato immediatamente, il rischio è un vero e proprio massacro per il tessuto produttivo campano, che potrebbe perdere posizioni fondamentali su un mercato costruito in anni di investimenti, qualità e presenza continuativa.»

Il commissario ribadisce inoltre l’urgenza di un impegno del Governo nazionale: «Servono misure concrete, rapide e mirate per difendere l’agroalimentare italiano e, in modo particolare, quello campano. Il recente riconoscimento della cucina italiana come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco non può rimanere simbolico: deve tradursi in politiche reali che proteggano le nostre imprese e i loro mercati internazionali.»

In chiusura, la Cia Campania richiama anche l’analisi del presidente nazionale Cia Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, che evidenzia come la sequenza di cali degli ultimi mesi non rappresenti un semplice rallentamento, ma l’effetto diretto di una crescente pressione sulle imprese causata dai dazi. Una dinamica che compromette competitività, margini e programmazione, rendendo essenziali interventi e negoziati chiari per evitare che la crisi si trasformi in una perdita strutturale di posizioni sul mercato americano.

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