Legambiente: in Campania solo il 12% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità
| di Redazione
La campanella suona per migliaia di studenti, ma in Campania la scuola pubblica continua a restare indietro su sicurezza edilizia scolastica, sostenibilità e servizi. Legambiente presenta report nazionale “Ecosistema Scuola”, giunto alla XXV edizione che che raccoglie i dati 2024 di 3 comuni capoluogo (Salerno e Caserta non ha risposto in modo sufficiente) che riguardano 427 edifici scolastici di loro competenza, tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado per una popolazione scolastica di oltre 100mila studenti.
In Campania, nel 2024 solo il 12% degli edifici dispone del certificato di agibilità, appena 11,7 % ha il collaudo statico. Si innalza la percentuale per quanto riguarda gli edifici con certificato prevenzione incendi: ben il 64%. Nella regione del bradisismo e del rischio Vesuvio a fronte di 427 edifici posti in zona sismica 1 o 2, solo 71 (16,%) risultino progettati o adeguati alla normativa tecnica di costruzione antisismica. Negli ultimi 5 anni, a livello regionale solo sul 2,4 % degli edifici sono stati realizzati interventi di adeguamento sismico. Preoccupa la sicurezza dei solai, il cui crollo rappresenta ancora oggi la principale causa di incidenti nelle scuole italiane. Solo il 40% degli edifici scolastici ha beneficiato di indagini diagnostiche sui solai negli ultimi cinque anni. Gli interventi di messa in sicurezza dei solai sono stati ancora più limitati: solo il 15% degli edifici ne ha beneficiato a livello regionale. Per Legambiente si tratta di una grave carenza di prevenzione, senza contare che in seguito al tragico incidente di Rivoli, sono stati stanziati fondi specifici per incentivare le indagini diagnostiche sugli edifici scolastici.
La sfida della sicurezza e della qualità edilizia si intreccia con quella della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale. Nessun edificio monitorato ha ricevuto interventi per l’efficientamento energetico. L’adozione di impianti da fonti rinnovabili è ancora troppo marginale (7%). Il 12,6% degli edifici scolastici hanno una certificazione energetica ma nessun edificio risulta in classe A, mentre ben il 65% si colloca nelle ultime tre classi energetiche (E, F, G).Dati sufficienti per i servizi scolastici: il tempo pieno è attivo nel 42% delle classi. Il servizio mensa è presente nel 64% degli edifici. Nella regione i dati relativi alle tre amministrazioni che garantiscono l’accesso al servizio mensa alle famiglie a basso reddito sono il 100%. Rispetto al totale dei beneficiari del servizio mensa, la percentuale degli stessi che ne usufruisce gratuitamente è del 35%. Nei bandi di appalto del servizio mensa il 100% dei Comuni prevedono che venga garantita anche la somministrazione di pasti biologici e richiedono criteri ecologici nelle procedure di acquisto (GPP).Le strutture sportive sono disponibili nel 66% delle scuole ma solo nel 22,5% accessibile in orario extrascolastico nel Mezzogiorno.
“Dal nostro monitoraggio – commenta Francesca Ferro, direttrice Legambiente Campania- si evince una scuola pubblica che continua a scontare una fragilità diffusa, che si manifesta in diversi ambiti: dalla sicurezza statica e sismica degli edifici, alla qualità della manutenzione, dalla presenza di impianti sportivi e aree verdi, fino alla sostenibilità energetica. A fronte di alcune buone prati- che e di segnali di miglioramento, il quadro gene- rale resta critico. Questa fotografia, non può essere letta solo come un bilancio tecnico. È una chiamata politica alla responsabilità, che impone di superare la logica dell’emergenza e della frammentazione, per costruire finalmente una strategia nazionale per l’edilizia scolastica pubblica, fondata su equità, continuità e visione. La scuola rappresenta il primo presidio di cittadinanza, e tanto il suo stato materiale quanto quello immateriale riflettono la qualità democratica di un Paese.
I dati per le città capoluogo.
L’indagine per Avellino ha riguardato 21 edifici scolastici per una popolazione di circa 5.000 ragazzi. Tutti gli edifici sono in possesso di certificato collaudo statico e certificato di verifica di vulnerabilità sismica, mentre sono 18 quelli con certificato di agibilità. Sono sei gli edifici scolastici che utilizzano fonti rinnovabili mentre negli ultimi cinque anni su 10 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai e 11 sono stati messi in sicurezza. In tutte le 21 scuole si pratica la raccolta differenziata. Sono 16 gli impianti sportivi agibili presenti negli edifici scolastici, nessuno aperto per attività extrascolastica. Negli edifici sono stati effettuati indagine per rilevare presenza amianto con risposta negativa. Promossa su innovazione digitale: tutti i 21 edifici dispongono di reti cablate e Wi-Fi
Per Benevento l’ indagine ha riguardato 19 edifici scolastici per una popolazione di circa 4.600 ragazzi. Solo 3 scuole sono in possesso del certificato di collaudo statico e quello di agibilità mentre su 17 edifici che per legge richiedono possesso del certificato prevenzione incendi, solo cinque ne sono in possesso. Su 17 edifici è effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Sono 17 gli edifici che hanno goduto, negli ultimi cinque anni, di interventi di manutenzione straordinaria mentre sono nove quelli che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi. In tutti gli edifici si pratica la raccolta differenziata di plastica, carta e organico. Undici edifici utilizzano fonti di energia rinnovabile e precisamente solare fotovoltaico.
Per Napoli l’ indagine ha riguardato 337 edifici scolastici per una popolazione di circa 81 mila ragazzi. Su 337 edifici presenti in zona sismica 2, il 95% sono adeguati alla norma tecnica di costruzione antisismica. Tutti gli edifici è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. Deficitaria sulle norme di sicurezza: solo 25 edifici sono in possesso del certificato di agibilità, 20 quello di collaudo statico. Su 272 edifici che per legge devono avere il certificato di prevenzione incendi, ne sono in possesso il 64%. Negli ultimi cinque anni su 125 edifici sono state effettuate indagini diagnostiche dei solai e in 45 sono stati realizzati interventi di messa in sicurezza. Sono 220 gli edifici che necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria per adeguamento alle norme ed eliminazione rischi. Sono 175 gli edifici con impianti sportivi, di questi 15 sono inagibili mentre solo 53 aperti per attività extrascolastiche. In 250 edifici si pratica la raccolta differenziata. Solo dieci edifici utilizzano fonti rinnovabili (solare termico). Ritardi sull’innovazione digitale: solo il 28% degli edifici ha in dotazione una rete wifi, mentre nel 52% è presente una rete cablata.
Caserta e Salerno presentano una totale assenza o scarsità di dati non valutabili: Salerno ha inviato il formulario senza rispondere, Caserta non ha risposto.
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