Gandolfini, Marina Di Camerota e Gennarino TUTTiNSIEME

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Gandolfini, Marina Di Camerota e Gennarino TUTTiNSIEME

Ore 18:00, Lido Del Poggio, Marina Di Camerota. Fa caldo e le persone accorse per la presentazione del nuovo lavoro bibliografico di Enrico Gandolfini, "Quando Gli Ulivi Scendevano A Mare", si rifocillano con il rinfresco offerto dall’associazione TUTTiNSIEME che, dopo la Corsa Del Mito, torna ad organizzare un nuovo evento, questa volta in ambito culturale.

Dopo il breve omaggio di uno dei tanti amici di gioventù di Enrico Gandolfini, Rino Scarano, la parola passa a Mario Scarpitta, presidente dell’associazione TUTTiNSIEME: "Sono felice che tutti voi abbiate partecipato a questo evento e sono orgoglioso si poter dire che l’associazione TUTTiNSIEME sta facendo passi da gigante anche grazie a voi e che con la scorsa Corsa Del Mito siamo riusciti dove la politica non riesce, e cioè far collaborare due amministrazioni comunali, quella di Marina Di Camerota e quella di Centola, che da anni si guardavano in cagnesco".

Ma la serata ha riservato una piacevole sorpresa all’autore. Uno dei personaggi raccontati nel volume, era dietro l’angolo della sala in attesa della sua presentazione. Gennarino, un personaggio amato da questo popolo per il suo profilo bizzarro e allo stesso tempo affettuoso, figura ricordata da tanti turisti storici a cui ha sicuramente dedicato qualche suo brano canoro, caratterizzato da una musicalità che lo rende unico, ha fatto il suo ingresso in sala, commuovendo l’autore de "Quando Gli Ulivi Scendevano A Mare" ed occupando il posto d’onore che tutti gli hanno riconosciuto.

Gennarino è infatti, insieme ad un altro "scemo del villaggio" – così definiti con amorevole ironia e con la penna sottile di chi conosce il timbro di un romanzo –  Menicuccio, il protagonista di uno degli episodi di gioventù che Gandolfini racconta nel suo libro. Tanta la commozione sia da parte dello scrittore che da parte di Gennarino, accolto da un fragoroso applauso e dall’abbraccio di Gandolfini. Momenti intensi segnati anche dalla mancanza per anni di questa "figura" da Camerota, lui che è amato anche dagli abitanti, grazie alle sue performance intemperanti, accompagnate solo da una bottiglia di gassosa vuota in mano come fosse un microfono fino alla "celebrazione della solenne messa" per strada passando per la direzione d’orchestra delle bande di paese durante le feste patronali. Fino a quel suo verso onomatopeico, "pirìpirì", che segnava la fine delle sue attività ed il suo scomparire verso altri lidi.

Intanto che il mare infrange le proprie onde contro la battigia ed un gruppo di ragazzi gioca a pallone poco distante dal lido, i racconti di Gandolfini fluttuano nell’etere recitati dalle voci di Giulio Di Nardo e da quella dell’attore bresciano Daniele Squassina.

 

Gandolfini accompagna le letture alle interpretazioni che esso stesso dà ai propri racconti, le sue emozioni, la sua filosofia, le sue suggestioni, i suoi ricordi di una Marina Di Camerota del passato. Ricordi che trasmette al proprio pubblico riuscendo per un attimo a ricostruire un’epoca ormai andata, forse dimenticata da molti, ma che è magicamente ricomparsa agli occhi di tutti per qualche ora durante questo intenso incontro. Come a rivedere ancora una volta quegli ulivi che scendevano a mare.

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