4 Novembre 2025

L’uva, preziosa alleata di salute 

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L’uva, preziosa alleata di salute 

Un chicco tira l’altro. Non c’è volpe che possa pensare il contrario se il periodo è quello giusto. A settembre anche la natura si acquieta e, dopo l’esplosione estiva di colori e profumi, dà il benvenuto a quella che con ragione può definirsi la Regina della frutta: l’uva. Un alimento prezioso che affonda le sue origini nella notte dei tempi, la vite risalirebbe a tempi geologici vicini al paleocenico. La leggenda vuole che il frutto proibito del Paradiso terrestre, che incantò Adamo ed Eva, non fosse la mela, ma bensì proprio l’uva. Sono i greci, però, a dare a questo frutto e al suo succo, l’importanza meritata, dedicandogli una divinità, Dioniso, Dio della convivialità. Raccomandato come bevanda e medicamento, era consumato diluito con l’acqua, puro era considerato invece nocivo da portare alla follia. Storie e leggende a parte, l’uva, spesso sottovalutata perché poco conosciuta dal punto di vista salutistico, è invece un tripudio di qualità nutrizionali. E’ ricchissima di sali minerali quali ferro, calcio, fosforo, potassio, iodio e manganese. Abbonda di vitamine ed il suo contenuto di zuccheri è notevole. A ciò si aggiungano molte sostanze azotate, sali acidi e acidi liberi, oltre agli enzimi, responsabili di importanti funzioni metaboliche. Infine, la buccia contiene sostanze che si trasformano in glucosidi che, con la maturazione, sono fondamentali antiossidanti, utili a prevenire l’invecchiamento e le malattie degenerative. E’ diuretica, disintossicante, lassativa, ha azione benefica su fegato, stomaco, intestino ed è ottima come antinfettiva e antibatterica. I più attenti alla linea sapranno che va consumata lontano dai pasti, l’ideale è mangiarla al mattino con dello yogurt fresco. Esistono infinite varietà, con i semi o senza. Bianca, rossa o nera, l’uva allieta da sempre le tavole. A influenzare la tipologia ci sono i fattori climatici, la qualità dei territori, la selezione genetica e anche le richieste del mercato. Per orientarci con più facilità, distinguiamo l’uva in due categorie: bianca e nera. 

Apulia Rose Uva di colore rubino intenso, nativa della Puglia, è conosciuta per la buona capacità di conservazione e per l’importante presenza di antiossidanti. E’ soda, dolce e molto gustosa.

Autumn Royal Di colore blu tendente al nero, presenta una polpa non colorata, dal sapore non invadente.

Cardinal E’ una tipologia di uva creata nel 1939 incrociando due qualità. Di colore rosso scarico ha polpa carnosa e nutriente.

Centennial Bianca, di origine Californiana, ha acino giallo intenso,  buccia sottile e polpa carnosa, dolciastra ma non eccessivamente saporita.

Crimson Californiana e frutto di vari esperimenti, ha grappoli belli e acini di colore rosso bordeaux, la polpa è croccante e soda.

Italia Ha acini saporiti e dorati, l’uva Italia è una delle varietà più amate e richieste, è caratterizzata da una polpa dolciastra e da una buccia croccante e spessa.


Isabella Il grappolo è piccolo è un’uva da tavola a bacca nera.


Lugliatica E’ matura a luglio e molto utilizzata in Emilia Romagna da anni anche a livello estetico, per ornare il pergolato fuori casa, una cultivar molto richiesta in tutta Italia. Ha acini grossi, saporiti e di colore giallo.

Michele Palieri  Raccolta dalla metà di agosto ha acini ovali, con buccia croccante ma non spessa e un succo dolce e carnoso. Il nome deriva da Michele Palmieri, che la ottenne incrociando due diverse qualità.

Red globe  Un’uva caratterizzata dal colore rosso con sfumature violacee e da un numero limitato di acini per grappolo. Ha un’alta capacità produttiva.

Regina E’ un’uva molto antica, ha un colore dorato, acini grandi a buccia spessa, una polpa dolce e un aroma di moscato. È fra le uva da tavola maggiormente prodotte e conosciute.

Uva Pizzutella Coltivata in Puglia, ha una particolare forma allungata e appuntita, da cui prende anche il nome. Sia bianca che nera, è più facilmente coltivabile al Sud rispetta che al Nord Italia, per via delle favorevoli condizioni climatiche. La bianca ha un cuore croccante e dolce, la nera invece ha un livello zuccherino più basso e un’acidità più presente.

Anna di Lipsia E’ un’uva dall’acino a buccia sottile, giallo verdastro e dal succo dolciastro e piacevole e dal sapore dolce e delicato.

Thompson Uva senza semi, è utilizzata sia per essere mangiata fresca che come ingrediente per succhi e distillati.

Vittoria Nata dall’incrocio fra Uva Regina e Cardinal, ha chicchi di forma sferica di colore giallo, buccia spessa e una polpa succosa e dolce. Viene raccolta già a luglio.

Zibibbo Cultivar riconoscibile per via del colore giallo. Chiamata anche Moscato d’Alessandria, Moscato di Pantelleria, Samanna, Panse Musquè e Muscatel.

Un capitolo a parte meriterebbe una varietà antichissima: l’uva fragola. Prende il nome dall’inconfondibile sapore di fragola. Esistono varietà sia bianche che nere. Ha un’elevata resistenza rispetto alle basse temperature e questo spiega la sua diffusione nelle vallate alpine. Il vino che deriva da questo frutto è il famoso fragolino, che però in Italia si trova in commercio nella maggior parte dei casi, come una bevanda a base di vino, zucchero e aromi al gusto fragola.

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