Libri e materiale scolastico più caro: l’allarme dell’Unione nazionale consumatori
| di Redazione
Con l’avvicinarsi della riapertura delle scuole, le famiglie italiane devono fare i conti con nuovi aumenti. A lanciare l’allarme è l’Unione Nazionale Consumatori, che, sulla base dei dati Istat, ha stimato rincari diffusi su libri e materiale scolastico.
I testi scolastici segnano un rialzo medio del 2,8%, trainato soprattutto dai costi delle scuole superiori e dai dizionari, con una variazione che raggiunge il +6,7% rispetto al 2023. Più contenuto l’aumento per quaderni e risme di carta, che crescono dell’1,5%, il rincaro più lieve tra i prodotti monitorati.
Decisamente più pesante, invece, il capitolo della cancelleria: penne, matite ed evidenziatori segnano un incremento vicino al 7% sul 2024. Secondo l’associazione dei consumatori, il problema resta strutturale: le famiglie continuano infatti a subire gli effetti dei maxi rincari del biennio 2022-2023.
L’impennata non risparmia nemmeno gli studenti universitari. Gli affitti per gli alloggi crescono del 6% in un solo anno, seconda peggiore variazione annuale, e risultano al primo posto tra i rincari più consistenti rispetto al 2023.
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