Una giornata in memoria di Pietro Laveglia, l’editore che tanto ha dato al Vallo di Diano

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Una giornata in memoria di Pietro Laveglia, l’editore che tanto ha dato al Vallo di Diano

“Per il recupero del patrimonio bibliografico e documentario del Vallo di Diano. Contributi per la storia del Vallo nel 25° anniversario della morte di Pietro Laveglia”: questo il tema dell’iniziativa per ricordare l’editore scomparso che tanto ha dato alla cultura del Vallo di Diano. Il primo appuntamento è fissato per venerdì, 23 luglio p.v. nel salone di Palazzo Marone, a Monte San Giacomo (paese di origine di Laveglia), dove si terrà un convegno sul tema:

                                                               Il Vallo di Diano tra l’800 e il ‘900
L’iniziativa si avvale del patrocinio della Regione Campania (Settore Musei e Biblioteche), della Comunità Montana Vallo di Diano, della Società Salernitana di Storia Patria, della Casa Editrice Laveglia&Carlone, dei Comuni di Monte San Giacomo, Sala Consilina e Sant’Arsenio.

Questo il programma:

17.00 – Introduce e coordina
Rosanna Alaggio, Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano “Pietro Laveglia”

17.15 – Salutano
Franz Nicodemo, Sindaco di Monte San Giacomo
Raffaele Accetta, Presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano
Francesco Laveglia, nipote di Pietro Laveglia

17.45 – Intervengono
Carmine Carlone, Editore
Il Premio “Pietro Laveglia”

Giuseppe D’Amico, Vice Presidente del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano
Il Vallo verso l’Unità

Giuseppe Colitti, Presidente del Centro Studi e Ricerche del Vallo di Diano
Il Vallo di Diano nelle fonti orali

18.45 – Conclude
Francesco Barra, Università degli Studi di Salerno

Premio “Pietro Laveglia”: premiazione delle migliori ricerche sul Vallo di Diano

***

Pietro Laveglia nasce a Monte San Giacomo nel 1906. Conseguita la laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli, inizia l’attività politica  e frequenta un gruppo di antifascisti tra i quali Gherardo Marone, Vincenzo Nicodemo e Gaetano Macchiaroli. Nel 1937 entra nel Ministero dell’Africa Italiana e presta servizio presso l’Ufficio Studi a Goudar. Nel 1940 viene richiamato alle armi ed inviato alla Scuola di Adi Ugri, in Eritrea.
Nel 1941 viene fatto prigioniero ad Asmara e inviato in India dove resta quattro anni ammalandosi gravemente. Torna in Italia nel 1945 e lavora presso la Soprintendenza Archeologica di Salerno. Aderisce al PCI e nel 1946 è tra i promotori della campagna referendaria per scegliere tra monarchia e repubblica.
Nel 1949, con Leopoldo Cassese, Gaetano Macchiaroli, Armando Marone, Giuseppe Martano, Giuseppe Pugliese Carratelli fonda la casa editrice “Macchiaroli, s.r.l.” e, successivamente anche la libreria Macchiaroli. Nel 1950 è tra i promotori del giornale parlato “Il lettore”.
Con il passar del tempo riduce la militanza politica riduce la propria attività politica per dedicarsi maggiormente all’editoria e alla ricerca storica pubblicando numerosi saggi storico-politici e  monografie.
Risale al 1970 la pubblicazione del primo libro della casa editrice che porterà il suo nome: Scritti di storia meridionale di Leopoldo Cassese. Successivamente verranno altri importanti opere tra le quali si segnala la Guida alla Storia di Salerno e della sua provincia, a cura di Antonio Leone e Giovanni Vitolo.
Pietro Laveglia non ha mai dimenticato il Vallo di Diano ed è a Lui che si deve la pubblicazione dei primi tre volumi (in quattro tomi) della monumentale “Storia del Vallo di Diano”.
All’inizio degli anni ’80 è tra i fondatori del Centro Studi e Ricerche Vallo di Diano e, sempre come editore, pubblica i Quaderni del Centro Studi. Muore a Salerno nel 1985.
Per ricordarne la figura la casa editrice Laveglia&Carlone ha indetto un concorso riservato alle migliore tesi di laurea e alle migliori ricerche effettuate dagli alunni dell’ultimo anno delle scuole superiori. I premi verranno consegnati nel corso del convegno di venerdì 23 p.v. a Monte San Giacomo.
A tutti coloro che interverranno sarà donato il volume contenente gli atti del convegno organizzato dal Centro Studi del Vallo di Diano in occasione del settimo centenario della fondazione della Certosa di San Lorenzo a Padula.
 

 

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