No ai cellulari e bocciatura con 5 in condotta: la svolta educativa di Valditara piace a Salerno
| di Redazione
La scuola salernitana sembra apprezzare le due iniziative del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che, in poche settimane, hanno ridisegnato il clima in classe e il rapporto educativo tra studenti e docenti.
Il divieto di utilizzare lo smartphone durante le ore scolastiche e la riforma sul voto in condotta – che diventa criterio decisivo per la promozione o la bocciatura – stanno producendo risultati tangibili nelle scuole superiori della provincia: più attenzione, meno distrazioni e un ritrovato senso di responsabilità. «È una vera disintossicazione», commentano diversi presidi, parlando di un cambiamento che «riporta la scuola alla sua funzione primaria: luogo di apprendimento e relazione autentica». Lo si legge in due articoli di Giancluca Sollazzo apparsi oggi su IlMattino.
A Salerno e nei principali centri della provincia i dirigenti sottolineano come le aule abbiano riconquistato concentrazione e serenità. Le note disciplinari per l’uso improprio del cellulare non sono mancate, segno di una dipendenza radicata, ma la linea adottata viene percepita come educativa più che punitiva. Gli studenti stessi, inizialmente contrariati, stanno riscoprendo il dialogo diretto e la partecipazione attiva.
Apprezzata anche la riforma che lega la condotta alla valutazione finale: «Non si tratta di punire, ma di dare regole chiare e restituire dignità all’istituzione scolastica», osservano i dirigenti. Un fronte unito, dunque, che vede nel provvedimento ministeriale «un cambio culturale capace di ricostruire un patto educativo tra scuola, famiglie e studenti».
Il bilancio, a poche settimane dall’avvio delle nuove regole, è chiaro: la società sembra aver bisogno di un ritorno a responsabilità, rispetto e relazioni autentiche.
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