Novi Velia, il Registro delle Anime del 1744 finisce online. L’appello e la petizione: «Va restituito alla comunità»

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Novi Velia, il Registro delle Anime del 1744 finisce online. L’appello e la petizione: «Va restituito alla comunità»

È riemerso dopo secoli, ma non in un archivio: il Registro delle Anime della parrocchia di Santa Maria dei Lombardi a Novi Velia, datato 1744, è comparso sui social nelle mani di un’influencer. Un documento straordinario per la storia locale, che raccoglie nomi di famiglie, battesimi, matrimoni e defunti, oggi esposto al pubblico virtuale lontano dalla sua sede naturale. A sollevare il caso è Tullia Conte, scrittrice e fondatrice del progetto SuDanzare, che ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere che il volume venga recuperato, messo in sicurezza e restituito alla comunità.

Il registro, spiegano, rientra tra i beni archivistici di interesse storico previsti dal Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004) e come tale dovrebbe essere custodito in archivi idonei e accessibili. L’appello è rivolto al Comune di Novi Velia, alla Diocesi di Vallo della Lucania e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, affinché venga fatta chiarezza sulla provenienza e garantita la tutela di un patrimonio che appartiene a tutti. La petizione inoltre chiede di «accertare la situazione e verificare la provenienza del registro. Recuperare il documento e garantirne la conservazione in un archivio idoneo. Restituire il registro alla collettività, affinché diventi patrimonio di tutti e non resti confinato in mani private». E infine «che l’intera operazione avvenga in modo pubblico, trasparente e nel pieno rispetto della legge, senza accordi riservati o compromessi che possano compromettere la tutela del bene o il diritto della comunità a conoscere la verità».

Perché, come ricorda la stessa Conte, “la memoria storica non è un bene privato, ma la radice viva di una comunità”.

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