Operai idraulico forestali, la Provincia: «Nessun licenziamento»
| di Redazione
La Provincia di Salerno interviene per fare chiarezza e smentisce una notizia circolata nei giorni scorsi. La questione era stata sollevata dalla Cisl Salerno, che aveva parlato di licenziamenti a danno di operai idaulico forestali, generando preoccupazione. L’ente provinciale ribadisce: nessuna novità e nessun licenziamento.
La nota della Cisl
«Un fulmine a ciel sereno scuote il mondo dei lavoratori forestali salernitani: dopo decenni di servizio con contratti a tempo determinato, nove operai storici si ritrovano improvvisamente senza lavoro, nonostante le promesse di stabilizzazione arrivate dalla Regione Campania. La decisione della Provincia di Salerno di interrompere i rapporti di lavoro dopo soli 78 giorni di attività ha suscitato indignazione e mobilitazione immediata.»
«È un atto ingiusto e incomprensibile – commenta Marilina Cortazzi, segretaria generale della Cisl Salerno -. Lavoratori che hanno dedicato vent’anni della loro vita alla cura dei nostri boschi vengono lasciati a casa senza alcuna motivazione plausibile. Non possiamo accettare che la mancanza di programmazione e competenza ricada sui più deboli, sulle famiglie che contano su quei salari».
Michele Alessio, segretario generale della Fai Cisl Salerno, aggiunge: «Mentre in altri enti della Campania si conclude il percorso di stabilizzazione di oltre 1.300 lavoratori, qui a Salerno si calpestano diritti e dignità. Chiediamo con urgenza che la Provincia torni sui suoi passi e reintegri subito questi operai, rispettando gli impegni presi dalla Regione».
«Davanti a Palazzo Sant’Agostino, sede della Provincia, è stata proclamata un’assemblea permanente dei lavoratori, mentre le organizzazioni sindacali hanno già coinvolto l’assessore Regionale all’Agricoltura per aprire un tavolo di confronto immediato. L’obiettivo è chiaro: riassumere subito i nove operai e garantire loro il lavoro e la dignità che meritano.»
Le precisazioni della Provincia di Salerno
«Gli operai idraulico-forestali a tempo determinato, cosiddetti OTD, nell’anno 2025, sono stati assunti con contratto che ha svolto la sua efficacia nei mesi di luglio, agosto e settembre, con durata massima di 90 giorni e con scadenza il 30 settembre. La spesa per il pagamento degli stipendi e dei contributi previdenziali e assistenziali, erogati agli operatori e da corrispondere a saldo, ammontante a circa € 130.000 (centotrentamila) è stata finanziata dalla Regione Campania. Quindi tutto in regola.
Il personale è stato impiegato nelle attività di prevenzione degli incendi boschivi nei periodi di massimo rischio per questa tipologia di eventi. Non è il primo anno che la Provincia di Salerno ha svolto questo servizio e in tutti gli altri anni le attività sono state sempre concentrate nel periodo estivo, con cessazione del rapporto di lavoro a tempo determinato a partire dal periodo autunnale.
Sempre, quindi, nessuna novità e nessun licenziamento. La nota pervenuta ai lavoratori non equivale dunque a un licenziamento, trattandosi di una semplice comunicazione che riferiva della cessazione del rapporto di lavoro, così come era chiaramente riportato nel contratto sottoscritto nel mese di luglio.
Si potrebbe affermare che il 30 settembre u.s., sia intervenuta una sospensione del servizio. Infatti, gli uffici della Provincia hanno in corso la redazione di un progetto per la ripresa delle attività idraulico-forestali, ivi inclusa la prevenzione degli incendi boschivi, da porre in essere per i prossimi 24 mesi. Progetto che sarà pronto per la prima decade di ottobre e che sarà trasmesso alla Regione Campania per la superiore approvazione e per il finanziamento nell’ambito dei fondi del PR-Fesr.
Il progetto prevede, tra l’altro, la riassunzione degli OTD che andranno ad affiancare gli OTI – operai a tempo indeterminato.
Quindi, per almeno due anni, tutto proseguirà regolarmente in attesa di una norma che stabilizzerà questi lavoratori a tempo indeterminato. Non sfuggirà, ai più accorti, che le competenze a legiferare non sono della Provincia, che in questi anni ha fatto sempre il suo dovere. Ha speso i soldi che la Regione ha dato e, quando la Regione ha pagato in ritardo, è stata la Provincia a pagare. Un ente abolito dallo Stato, la Provincia, che continua a fare molto più di quello che gli sarebbe dovuto.»
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