7 Novembre 2025

Permessi per il lutto e la malattia degli animali domestici: la proposta di legge arriva in Parlamento

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Permessi per il lutto e la malattia degli animali domestici: la proposta di legge arriva in Parlamento

Un congedo lavorativo per affrontare la malattia o la perdita del proprio animale domestico. È quanto prevede la nuova proposta di legge presentata a luglio dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Devis Dori, che per la prima volta introduce nel dibattito parlamentare italiano il tema del “lutto animale” come diritto da tutelare.

L’iniziativa riguarda, almeno per ora, solo cani e gatti: non perché siano gli unici a instaurare un rapporto affettivo con le persone, ma perché risultano le specie più facilmente tracciabili grazie al microchip e all’iscrizione obbligatoria al Sinac, l’anagrafe nazionale degli animali da compagnia. Un requisito necessario, secondo il testo, per evitare abusi e garantire certezza sull’identità dell’animale.

Tre giorni per il lutto, otto ore per la malattia

Nel dettaglio, la proposta prevede l’introduzione di tre giorni di permesso retribuito in caso di decesso dell’animale d’affezione. Per la malattia di cani e gatti sarebbero invece disponibili otto ore annuali, da utilizzare per visite veterinarie o situazioni che richiedano l’assistenza del proprietario.

Si tratterebbe di una modifica alla legge 53 del 2000, che regola i congedi parentali e i permessi per motivi familiari. Una normativa che, allo stato attuale, non contempla il lutto legato alla perdita di un animale domestico, lasciando un vuoto normativo che molti proprietari vivono con difficoltà, specie in situazioni improvvise o traumatiche.

Un riconoscimento del legame uomo–animale

Secondo Dori, la misura intende riconoscere “l’importanza sociale e affettiva degli animali nelle famiglie italiane”, dove cani e gatti sono ormai considerati membri a tutti gli effetti. Negli ultimi anni, la sensibilità su questi temi è cresciuta e diverse ricerche confermano che la perdita di un animale può avere un impatto emotivo paragonabile a un lutto familiare.

La proposta ha già acceso il dibattito politico e pubblico: c’è chi la considera un segno di civiltà e chi la ritiene una misura eccessiva. Il confronto parlamentare dirà se l’Italia sarà tra i primi Paesi europei a riconoscere formalmente il diritto al congedo per la cura e il lutto del proprio compagno a quattro zampe.

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