L’associazione culturale Schierarsi – Piazza Cilento e Vallo di Diano punta il dito contro la Provincia di Salerno per le dichiarazioni rese sul cantiere del ponte Tanagro, chiuso al transito da quattro anni.
In una nota, il gruppo guidato da Francesco Argento, Lucia Caggiano, Giovanni De Lauso e Mariano Pellegrino parla di «contraddizioni e incongruenze» emerse dalle interviste del presidente della Provincia Vincenzo Napoli e del responsabile dell’Ufficio tecnico Angelo Michele Lizio, i quali hanno parlato di una presunta “sorpresa geologica” riscontrata durante la recente prova di carico sulle spalle del ponte.
Secondo l’associazione, tali affermazioni non trovano riscontro nei documenti ufficiali. La relazione geologica redatta nel 2022 dalla geologa Anna Maria Patelli – si legge – già descriveva in modo dettagliato la conformazione del terreno e la presenza di sondaggi e prove sismiche condotte fino a 35 metri di profondità, proprio in corrispondenza delle spalle del ponte. «Parlare oggi di sorpresa geologica – scrivono – è tecnicamente inaccettabile».
Non solo. Schierarsi richiama anche un altro caso simile: la cosiddetta “sorpresa dei sottoservizi” relativa al ponte di Caiazzano, indicata come causa dei rallentamenti nei lavori. Anche in quel caso – spiegano – esiste una relazione tecnica, datata 2022, che attestava la piena conoscenza dei sottoservizi prima dell’apertura del cantiere.
Due “sorprese” che, per l’associazione, non sorprendono affatto. «Sono elementi che mettono in discussione la trasparenza e l’efficienza della gestione provinciale – sottolineano – a discapito dei cittadini e delle attività economiche penalizzate dai ritardi».
Infine l’appello: «Chiediamo chiarezza e responsabilità. I cittadini del Vallo di Diano meritano risposte documentate e verificabili. La verità è già scritta nelle relazioni tecniche: basta leggerle».
