Ponte Tanagro, tutto fermo: ma c’è chi non si arrende
| di Rosa Romano
Nonostante gli annunci sull’arrivo della trivella, il cantiere del Ponte Tanagro, chiuso dal 29 ottobre 2021 per problemi strutturali, resta fermo e incustodito. Un’infrastruttura importante per la viabilità del Vallo di Diano, simbolo ormai di promesse disattese e disagi crescenti. A mantenere viva l’attenzione è il giornalista Pietro Cusati, promotore di una raccolta firme, dell’interesse di media nazionali e di incontri tra cittadini e istituzioni. Attraverso i social aggiorna costantemente sullo stato dei lavori: la trivella giunta sul posto si è rivelata inadatta ma, a oltre due mesi dalla richiesta di una nuova, nulla si muove; cresce la preoccupazione per la sicurezza in quanto il ponte, parzialmente demolito, è attraversato a piedi e in bici in assenza di controlli o barriere efficaci; nel frattempo, aumenta il disagio di residenti e commercianti penalizzati dall’isolamento e ai quali resta solo un sentimento diffuso di amarezza e disillusione.
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