Premio Leonardo 2025, il sosia di Totò incanta l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno

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Premio Leonardo 2025, il sosia di Totò incanta l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno

Un momento che nessuno dimenticherà facilmente, un incontro capace di catturare il cuore di tutti. Ieri sera, (venerdì 26 settembre) durante la cerimonia del Premio Leonardo 2025 all’Auditorium del Centro Sociale di Salerno, il tempo si è fermato: in platea è apparso Totò, così realistico da lasciare il pubblico senza parole. In realtà era Francesco Paolocci, trasformato nel Principe della Risata grazie a un trucco protesico di altissimo livello. È accaduto mentre sul palco Elena Anticoli De Curtis, nipote del grande Antonio De Curtis, riceveva il Premio alla Memoria di suo nonno. Lei ha sorriso emozionata, lui ha proseguito la performance senza nascondere la commozione, fino a un lungo abbraccio che ha unito per un attimo arte e sangue, ricordo e presente.

Il pubblico si è alzato in piedi, travolto da un misto di nostalgia e stupore. Per un istante è sembrato che Totò fosse davvero tornato: non solo nell’incredibile interpretazione di Paolocci, ma anche nella vitalità di un’eredità familiare che continua a parlare. Elena De Curtis ha poi voluto intrattenersi anche con il giornalista Gabriele Bojano, scambiando con lui battute e ricordi con la stessa leggerezza che fu propria del Principe della Risata.
A Francesco Paolocci, artista degli effetti speciali e docente insieme al fratello Gaetano presso l’Accademia Europea di Alta Formazione degli Effetti Speciali (che ha perfezionato negli anni un make-up capace di andare ben oltre la semplice somiglianza) è andato il Premio Maschera d’Artista, rappresentato da un corno in ceramica realizzato da Rossella Conti. Tutti gli altri premiati hanno ricevuto un piatto in ceramica, anch’esso firmato dall’artista salernitana.
Insieme, i fratelli Paolocci sono autori di una vera e propria metamorfosi teatrale: l’idea di impersonare Totò nacque già negli anni ’80, su un set internazionale, e trova oggi la sua massima espressione grazie alla maturità artistica e tecnica raggiunta.
«Un Totò così non si era mai visto», hanno detto in coro i conduttori Pino Strabioli e Paola Saluzzi, voci tra le più note della televisione italiana, condividendo la stessa emozione della platea. 
«Il Premio Leonardo conferma quanto Salerno sappia essere città di cultura, capace di coniugare memoria e innovazione. Questa serata ci ha regalato emozioni autentiche e ha mostrato come la ricerca, la divulgazione e l’arte possano dialogare con il nostro territorio, valorizzandolo e rendendolo protagonista di eventi di respiro nazionale», ha detto l’assessore alle politiche sociali e politiche giovanili Paola De Roberto.
Sul palco di Salerno sono stati premiati anche: Luca Bindi, geologo e mineralogista, Premio per la ricerca scientifica: «Ogni cristallo custodisce una storia antica milioni di anni: portarli alla luce è un privilegio». Licia Colò, giornalista e conduttrice, Premio per la divulgazione naturalistica: «La natura è maestra di equilibrio, ricordarcelo è il compito più urgente della comunicazione». Adrian Fartade, astrofisico e divulgatore scientifico, (in una scatola ha portato un pezzo di luna) Premio per la divulgazione scientifica: «Guardare le stelle è guardare il futuro: se le raccontiamo bene, diventano di tutti». Angelica Massera, attrice e creator, Premio per la comunicazione: «E pensare che da piccola ero balbuziente! Onorata di questo premio e…ascoltiamo i giovani con un sorriso: possono dire le verità più serie». Biagio Crescenzo, imprenditore salernitano, Premio speciale Leonardo da Vinci: «Innovare senza dimenticare le proprie radici è la chiave. Grazie a tutta la mia squadra».
Tra ricerca, divulgazione e spettacolo, una platea gremita plaude alla IX edizione. «Vedere Elena De Curtis salire sul palco, incontrare quel Totò “vivente” e stringerlo in un abbraccio autentico ha trasformato il ricordo in un attimo tangibile. È bello pensare che l’arte, la tecnica e l’affetto possano restituirci ciò che pensavamo perduto», ha detto Nino Vincensi, ideatore dell’evento.
Non soltanto un tributo ai grandi nomi della scienza e della divulgazione: il Premio Leonardo è stato un omaggio all’umanità che sorregge ogni eccellenza. In questa serata salernitana, Totò ha ripreso vita non solo nei ricordi, ma nello stupore, nei sorrisi e nei palpiti del pubblico.

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