Il Partito Socialista Italiano – Sezione di Sapri Golfo di Policastro fa sapere che la petizione popolare, sul punto nascite di Sapri, sottoscritta da numerosi cittadini e amministratori del territorio e già assegnata alla 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato, nella giornata di lunedì 20 ottobre è stata assegnata anche alla XII Commissione (Affari sociali) della Camera dei Deputati, con il numero 1256.
La petizione – sottolineano – è «diretta a: sollecitare formalmente il Ministero della Salute alla concessione di una deroga, in applicazione del Protocollo Metodologico del Comitato Percorso Nascite Nazionale, affinché sia garantita la continuità operativa del punto nascita di Sapri; promuovere un riesame complessivo del cosiddetto “Decreto Balduzzi”, con specifico riferimento al parametro dei 500 parti annui, divenuto ormai anacronistico e insostenibile alla luce della contrazione demografica nazionale e delle esigenze dei territori periferici.»
«Si tratta – spiegano – di un passaggio istituzionale di grande rilievo che offre al Parlamento e a tutte le forze politiche uno strumento concreto per affrontare in modo organico e responsabile il tema della tutela dei servizi sanitari nei territori marginali e della salvaguardia del punto nascita di Sapri.
A questo punto, è bene chiarirlo, nessuna forza politica potrà più nascondersi dietro qualsivoglia alibi. La petizione popolare, sostenuta da cittadini e amministratori, rappresenta un atto di democrazia partecipata e di difesa dei diritti fondamentali delle comunità del Golfo di Policastro.»
Il PSI Sapri – Golfo di Policastro prende atto, «con profonda indignazione, della recente nota del Ministero della Salute che rigetta la richiesta di deroga formulata dalla Regione Campania per il mantenimento del punto nascita di Sapri. Tale decisione, oltre a essere ingiustificata nel merito, risulta viziata nella forma, in quanto il Ministero si è espresso attraverso valutazioni di carattere politico e non tecnico, come invece sarebbe suo dovere istituzionale, arrivando perfino ad affermare che “non sia intervenuta nessuna variazione del disagio orografico del bacino di utenza dei Punti Nascita interessati”».
«Una posizione, questa, che dimostra una superficialità sconcertante e una totale disattenzione verso la realtà dei territori periferici del Mezzogiorno. Il Ministero ha infatti ignorato completamente la Legge Regionale 22 luglio 2025, n. 11, con la quale la Regione Campania ha riconosciuto ufficialmente Sapri come zona disagiata sotto il profilo della fruizione dei servizi sanitari, conferendo così ulteriore fondamento normativo alla richiesta di deroga per la prosecuzione dell’attività del punto nascita.»
«Il PSI di Sapri e del Golfo di Policastro ribadisce con fermezza che la difesa del punto nascita non è una battaglia di parte, ma una questione di dignità e di giustizia territoriale. È inaccettabile che logiche di potere e visioni centralistiche del governo di destra continuino a penalizzare le comunità periferiche, negando loro diritti elementari come quello alla sicurezza della maternità e dell’assistenza sanitaria di prossimità.»
«Il Partito Socialista Italiano chiede pertanto che il Ministero della Salute revochi immediatamente la propria nota e riapra un confronto serio, basato su dati oggettivi, sul principio di equità territoriale e sul rispetto delle nuove normative regionali. Il tempo delle giustificazioni è finito. Se Roma non ascolta, sarà il territorio a farsi sentire.»


 
