28 Ottobre 2025

Quando il pixel racconta l’uomo: riflessioni sul rapporto tra uomo e tecnologia

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Quando il pixel racconta l’uomo: riflessioni sul rapporto tra uomo e tecnologia

A sei mesi dalla chiusura della personale di Emanuele La Loggia a Milano, il tema del rapporto tra uomo e tecnologia resta centrale nel dibattito culturale

La mostra “Works: 20 anni di sperimentazioni visive” di Emanuele La Loggia, conclusasi lo scorso aprile nello spazio Natsuko Toyofuku di Corso Como, aveva come cuore tematico l’interrogativo più attuale del nostro tempo: come cambia l’uomo nell’epoca digitale.

Come sottolineato dall’ANSA, le opere di La Loggia esploravano la relazione tra uomo e tecnologia attraverso installazioni, luci, colori e immagini sintetiche. Dalla metafora della nascita dell’universo digitale in “Exploding Pixel” al percorso verso paesaggi digitali più cupi e silenziosi, l’artista proponeva un racconto visivo della nostra crescente integrazione con la tecnologia.

La mostra, ora conclusa, ha lasciato un’eredità concettuale importante: la tecnologia può essere tanto uno strumento di libertà quanto un limite, se non guidata da una riflessione consapevole. Le installazioni più evocative – dal casco con comandi integrati al pannello con il pulsante rosso “War” – ricordano quanto sottile sia il confine tra controllo e sottomissione, tra progresso e alienazione.

Le domande che sollevava restano centrali: dove finisce l’umano e dove inizia il digitale? In un mondo dominato da algoritmi, intelligenza artificiale e dispositivi sempre più integrati nella vita quotidiana, la sfida più grande è mantenere al centro la coscienza e il senso umano.

In retrospettiva, l’esperienza di La Loggia rappresenta un contributo fondamentale alla Cultura Tech italiana: ci invita a guardare oltre l’apparenza delle tecnologie, a riflettere su ciò che esse significano per la nostra identità e per il futuro della società. Come ha sottolineato l’ANSA, la mostra è stata al tempo stesso “monito e celebrazione”: un invito a non dimenticare che la tecnologia nasce da un atto umano e deve restare al servizio dell’uomo. (Foto: Ansa)

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