Rene artificiale a casa: l’Asl Salerno attiva il servizio di emodialisi domiciliare

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Rene artificiale a casa: l’Asl Salerno attiva il servizio di emodialisi domiciliare

Nell’ottica del paradigma della casa come primo luogo di cura, l’ASL Salerno dell’ing. Gennaro Sosto ha attivato la prima terapia domiciliare che consente la dialisi direttamente a casa del paziente, servizio coordinato dalla UOC di Nefrologia di Eboli diretta dal dr. Giuseppe Gigliotti.

Dopo il collaudo della tecnologia installata nell’abitazione del “paziente zero”, residente a Sant’Angelo a Fasanella (paese delle aree interne di poco più di 500 abitanti), corrispondente ai criteri di eleggibilità e idoneo alla procedura, ha potuto beneficiare della prima emodialisi domiciliare.

«Portiamo le procedure direttamente a casa del paziente. L’Azienda sta investendo molto su tecnologie in grado di migliorare la vita delle persone, soprattutto quelle che si sottopongono settimanalmente a procedure intense e faticose» dichiara il Direttore Sosto. «La casa come primo luogo di cura non può essere un semplice slogan, il rene artificiale si unisce alla realizzazione di un modello di assistenza territoriale che vede l’Azienda e i suoi professionisti in prima linea per migliorare la presa in cura della persona anche nelle aree meno servite dai Servizi Sanitari».

Il “rene artificiale domiciliare” è una tecnologia fortemente voluta dall’Azienda per migliorare le condizioni di vita delle persone sottoposte a dialisi, umanizzando il processo di somministrazione e che nel prossimo futuro coinvolgerà molti dei pazienti arruolabili, soprattutto quelli lontani dai punti di erogazione della dialisi ospedaliera aziendale: il servizio, riferito prevalentemente ai residenti di comuni con particolari difficoltà nell’accesso alle cure dettate dall’area geografica di residenza (aree interne e aree disagiate), è un incontro tra medicina di prossimità e telemedicina, attraverso cui diventa possibile fornire un trattamento di alta qualità e personalizzato, offrendo al paziente una maggiore flessibilità, autonomia e un miglioramento della qualità della vita, garantendo prossimità ed equità d’accesso alle cure.

«La dialisi è una procedura complessa, che ha bisogno di un monitoraggio continuo. Il rene artificiale, anche grazie alla teleassistenza, è la giusta integrazione tra l’aspetto ospedaliero e l’opportunità delle cure domiciliari» dichiara il Direttore del Dipartimento di Medicina e della Nefrologia di Eboli, il Dr. Giuseppe Gigliotti.

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