31 Dicembre 2025

Salernitana, tra ferite aperte e voglia di riscatto: il 2025 dei granata e le prospettive future

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Salernitana, tra ferite aperte e voglia di riscatto: il 2025 dei granata e le prospettive future

Il 2025 resterà una data spartiacque nella storia della Salernitana, segnata da una nuova, dolorosa discesa di categoria e da un successivo tentativo di ricostruzione. Un anno vissuto tra amarezza e speranze prudenti, con il pubblico dell’Arechi chiamato ancora una volta a fare i conti con una realtà complessa, ma non priva di segnali incoraggianti.

Una stagione nata con aspettative disattese

La seconda retrocessione consecutiva, culminata con il ritorno in serie C, ha rappresentato un colpo durissimo. L’annata che avrebbe dovuto segnare il rilancio si è invece trasformata in un percorso accidentato sin dalle prime battute, compromesso da un mercato estivo poco convincente. Neppure la sessione invernale è riuscita a invertire la rotta: la squadra ha continuato a navigare ai margini delle zone calde della classifica.

L’avvio del 2025 è coinciso con una nuova rivoluzione tecnica. In panchina è arrivato Breda, mentre dal mercato sono sbarcati elementi di rilievo come Cerri e Christensen. Il portiere ha offerto prestazioni di livello superiore alla categoria, mentre l’attaccante non è riuscito a garantire il contributo atteso. Dal 7 aprile la guida tecnica è passata a Marino, che ha restituito un minimo di equilibrio senza però evitare l’epilogo dei playout.

Playout e notte della rottura

Il destino della Salernitana si è intrecciato con una serie di eventi controversi. Inizialmente attesi al confronto con il Frosinone, i granata si sono ritrovati di fronte la Sampdoria dopo la retrocessione del Brescia per presunte irregolarità. Il doppio spareggio, accompagnato da polemiche e tensioni, ha sancito la caduta definitiva.

Il punto più basso è stato toccato il 22 giugno: sullo 0-2 casalingo, la protesta dei tifosi si è trasformata in lancio di oggetti in campo. La gara è stata poi assegnata 3-0 a tavolino agli avversari, con squalifiche e strascichi disciplinari. Un passaggio storico doloroso: in 105 anni di vita, il club non aveva mai conosciuto due retrocessioni consecutive.

Ripartenza in serie C tra luci e ombre

La stagione 2025/2026 ha segnato l’“anno zero”. Volti nuovi in ogni reparto e panchina affidata a mister Raffaele, che ha impostato la squadra sul 3-5-2. Una scelta tattica che ha inizialmente sollevato dubbi sul piano del gioco e della tenuta difensiva.

Nonostante le difficoltà, la Salernitana ha chiuso i primi mesi con due vittorie consecutive, portandosi a tre punti dalla coppia di testa composta da Benevento e Catania. Un segnale di reazione, attenuato però da alcune serate negative – come la cosiddetta “Notte delle streghe” – e da una rosa apparsa incompleta in alcuni ruoli chiave.

Sognare sì, ma con prudenza

Il cammino intrapreso lascia intravedere margini di crescita, ma il recente passato invita alla cautela. Per compiere un vero salto di qualità serviranno investimenti mirati e innesti di spessore. Il popolo granata continua a sperare, consapevole che il rilancio passa da scelte solide e da una programmazione all’altezza della passione che, nonostante tutto, continua a riempire l’Arechi.

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