Sanità: Sapri, punto nascita resta solo per urgenze. Partorienti trasferite a Vallo della Lucania

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Sanità: Sapri, punto nascita resta solo per urgenze. Partorienti trasferite a Vallo della Lucania

D’ora in poi il Punto Nascita dell’ospedale Immacolata di Sapri opera esclusivamente per i casi di emergenza. I parti programmati saranno invece trasferiti presso il presidio ospedaliero San Luca di Vallo della Lucania, in base a una delibera della Giunta regionale entrata in vigore.

La decisione arriva nonostante l’inserimento di Sapri tra le “aree svantaggiate” previsto da una norma approvata lo scorso luglio dal Consiglio regionale. Il provvedimento conferma quindi la sospensione delle attività ordinarie nel reparto di ostetricia. Non si esclude, tuttavia, che il presidente della Regione Vincenzo De Luca possa intervenire per sospendere l’applicazione della delibera almeno fino a dicembre.

IL FATTO

La decisione è stata motivata dai numeri dei parti sotto soglia e dall’assenza di deroga per la zona. La comunità locale non è rimasta in silenzio: da marzo si sono susseguite manifestazioni e proteste. Il Comitato di Lotta e le associazioni locali hanno chiesto un tavolo tecnico con la Regione e l’ASL Salerno per contrastare la decisione. La FP CGIL aveva proclamato lo stato di agitazione tra il personale ospedaliero e lanciato appelli al Prefetto per fermare la chiusura che, secondo il sindacato, penalizza i servizi sanitari, l’occupazione e i Livelli Essenziali di Assistenza in una zona già isolata .

Da ultimo, una legge regionale approvata lo scorso luglio ha riconosciuto Sapri come “zona disagiata”, uno spiraglio per la possibile riattivazione del Punto Nascita.

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