Incentivi. Formazione e lavoro: le regole

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Incentivi. Formazione e lavoro: le regole

In Aula il regolamento attuativo della legge regionale n. 14 del 2009
Disciplina degli incentivi per l’occupazione, contrasto alla disoccupazione e al lavoro sommerso, promozione del lavoro stabile e di qualità, sostegno della formazione professionale e dell’apprendistato: la giunta regionale dà il disco verde, con due apprositi atti deliberativi, al regolamento attuativo del testo unico in materia di lavoro e formazione professionale per la promozione della qualità del lavoro approvato con legge regionale n. 14 del 18 novembre scorso. l due regolamenti, che recano la firma dell’assessore regionale al lavoro Corrado Gabriele, passano ora al vaglio delle competenti commissioni regionali per l’approvazione definitiva.

Si compone di nove parti il regolamento attuativo sulla qualità del lavoro. Si va dalle disposizioni per l’adozione degli atti per la programmazione delle politiche del lavoro e della formazione alle disposizioni per l’adozione di strumenti a sostegno dell’occupazione di qualità alle disposizioni per il funzionamento degli organismi di concertazione e del sistema regionale integrato dei servizi per l’impiego. L’attività e la struttura dell’agenzia regionale per il lavoro e la scuola, le disposizioni di attuazione delle norme sulla promozione della regolarità del lavoro, contrasto al lavoro irregolare e tutela della sicurezza sul lavoro.
E ancora le misure per la promozione della parità nell’accesso al lavoro e l’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili oltre che le misure per la prevenzione e la gestione delle crisi aziendali e occuazionali. C’è, infine, la disciplina dell’apprendistato.

Stabilità del lavoro, crescita dimensionale dell’impresa, tutela della salute e sicurezza del lavoro , competenze professionali certificate, inquadramento dei lavoratori, formazione professionale, incidenza del lavoro giovanile e dell’occupazione femminile, presenza di extracomunitari e disabili: sono questi i criteri per la determinazione dell’indice di Alta qualità del lavoro definiti dal regolamento di attuazione del la legge regionale sul lavoro del lo scorso novembre.

La norma fissa, per ciascun indice settoriale, un valore soglia minimo di qualità al superamento del quale le imprese otterranno la certificazione di alta qualità del lavoro. Una specifica graduatoria, alla quale si accede in base ad un avviso pubblico, regolerà l’accesso agli incentivi previsti dal fondo regionale per la qualità del lavoro. Il certificato di alta qualità del lavoro ha validità triennale e può essere rinnovato. Gli incentivi finanziari sono concessi per tre assi di intervento: sotto forma di contributi a fondo perduto nei limiti del regime comunitario per il primo, in base ad azioni strategiche individuate in appositi bandi regionali predisposti per specifiche categorie di imprese definite per caratteristiche dimensionali o settoriali oggettivamente determinabili. In questo caso oltre a contributi a fondo perduto ci saranno anche agevolazioni fiscali su tributi di competenza regionale. Agli incentivi del terzo asse, infine, possono accedere le imprese impegnate in percorsi di emersione o di regolarizzazione dei rapporti di lavoro per le quali la Regione promuove azioni di intervento in base a indicatori di congruità, piani locali di emersione e un indice di giovinezza fiscale e contributiva.

COMMISSIONE REGIONALE

In pista la commissione regionale per il lavoro,composta dall’assessore regionale al Lavoro, (presidente) due consiglieri regionali, (uno di maggioranza e unodi opposizione), sei rappresentanti designati dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, sei rappresentanti delle organizzazioni datoriali, il consiglieri di parità, i rappresentanti delle organizzazioni dei disabili. Partecipano inoltre alle riunioni, senza tuttavia diritto di voto, i dirigenti regionali dei settori competenti e il direttore dell’Arla.
La Commissione regola le modalità di accesso agli strumenti di orientamento e assistenza ai disoccupati, agli inoccupati, ai lavoratori in difficoltà e a rischio di espulsione dal mercato del lavoro e che regola i criteri di accreditamento dei soggetti pubblici e privati per lo svolgimento dei servizi al lavoro oltre che le modalità di verifica dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi erogati anche per la sospensione e la revoca delle convenzioni e infine la definizione delle categorie di soggetti svantaggiati, la verifica dei requisiti modalità e procedure per il rilascio ai soggetti pubblici e privati dell’autorizzazione all’esercizio dei servizi di intermediazione per la ricerca e la selezione del personale e la sua ricollocazione.
Al fianco della commissione regionale c’è l’organismo provinciale presieduto da un rappresentante del consiglio o della giunta provinciale e da rappresentanti delle parti sociali integrata da un ispettore, un medico del lavoro, e dai rappresentanti dei disabili.
Il regolamento definisce inoltre, le funzioni e i compiti dei centri per l’impiego.
Nella parte quarta del regolamento sono definite le attività e la struttura dell’agenzia regionale per il lavoro e la scuola (Arlas) articolata su base provinciale.
L’agenzia svolge compiti di monitoraggio, studio, ricerca ed assistenza tecnica nelle attività relative alle politiche per il lavoro, formazione e istruzione sul territorio provinciale oltre che compiti di monitoraggio, studio, ricerca ed assistenza tecnica nelle attività relative alle politiche per il lavoro, della formazione e istruzione sul territorio provinciale e compiti di progettazione e di sviluppo di azioni e in iziative di conmtrasto alla dispersione scolastica.

PIANO PER L’EMERSIONE

Tra i compiti dell’agenzia anche l’attività di raccordo tra istruzione, formazione e inserimento lavorativo. La Regione privilegia, nell’erogazione dei contributi economico finanziari previsti dal fondo per la qualità del lavoro, le aziende che abbiano adottato il Piano di emersione o che intendano consolidare la propria posizione mediante la realizzazione di specifici progetti di formazione, investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro.

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