21 Dicembre 2025

Solstizio d’inverno, la notte più lunga che segna il ritorno della luce

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Solstizio d’inverno, la notte più lunga che segna il ritorno della luce

Con il solstizio d’inverno, che cade tra il 21 e il 22 dicembre, prende ufficialmente avvio la stagione più fredda dell’anno nell’emisfero boreale. È il giorno con il minor numero di ore di luce solare e la notte più lunga, un passaggio simbolico che da sempre segna il rapporto tra l’uomo e i cicli della natura.

Dal punto di vista astronomico, il solstizio si verifica quando il Sole raggiunge il punto più basso sull’orizzonte a mezzogiorno, apparendo allo zenit del Tropico del Capricorno. Da questo momento in poi, le giornate iniziano lentamente ad allungarsi, regalando qualche minuto di luce in più ogni giorno, un segnale che per molte culture ha rappresentato storicamente una promessa di rinascita.

Il solstizio d’inverno è infatti carico di significati simbolici e tradizioni antiche. Nell’antica Roma si celebravano i Saturnali, feste dedicate alla convivialità e al rovesciamento delle consuetudini sociali, mentre nei paesi nordici il ritorno graduale della luce veniva salutato con riti propiziatori. Ancora oggi, in diverse parti del mondo, l’evento viene celebrato con falò, canti e momenti di raccoglimento.

Oltre al valore culturale, il solstizio d’inverno rappresenta anche un momento di riflessione. In una società scandita da ritmi frenetici, l’inizio dell’inverno invita a rallentare, a prendersi cura di sé e a riscoprire il valore del tempo, dell’attesa e della luce che, seppur timidamente, torna a farsi strada.

Con il solstizio d’inverno si chiude dunque un ciclo naturale e se ne apre un altro: il freddo e le notti lunghe accompagnano i giorni che verranno, ma insieme portano con sé la certezza che, passo dopo passo, la luce tornerà a crescere.

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