Stop alle trasferte per i tifosi della Salernitana fino al 1° dicembre
| di Redazione
Mano pesante del Ministero dell’Interno nei confronti della tifoseria della Salernitana. A partire dal 1° agosto e fino al 1° dicembre 2025, i sostenitori granata non potranno seguire la squadra in trasferta. Il provvedimento, già notificato alla società, arriva in seguito ai gravi disordini verificatisi il 22 giugno scorso, in occasione del ritorno dei playout contro la Sampdoria.
Durante la partita disputata allo stadio Arechi e interrotta al 63esimo minuto sul punteggio di 0-2 per la formazione blucerchiata, una parte dei tifosi della curva ha lanciato in campo fumogeni, un petardo e alcuni seggiolini, costringendo l’arbitro a sospendere definitivamente l’incontro. Il Giudice sportivo ha poi omologato il risultato con la sconfitta per 3-0 a tavolino, decretando così la retrocessione in Serie C per il club campano.
Oltre al divieto di trasferta, la Salernitana dovrà disputare due gare interne a porte chiuse e pagare una sanzione economica. Il provvedimento del Viminale, di natura preventiva e legato alla sicurezza pubblica, non è soggetto a impugnazione.
Un duro colpo per la tifoseria granata, che dovrà rinunciare a sostenere la squadra lontano dall’Arechi almeno fino all’inizio di dicembre, mentre la società dovrà fare i conti con l’impatto economico e sportivo delle sanzioni.
Il CCSC ha, comunque, chiesto ufficialmente alla società Salernitana US 1919 il provvedimento del viminale con il quale è stato decretato il divieto di trasferta per quattro mesi alla tifoseria Salernitana. È intenzione del CCSC con il patrocinio del suo staff legale con gli avvocati Oreste Agosto, Massimo Falci e Carlo Balbiani «impugnare nelle opportune sedi l’iniquo provvedimento del ministro Piantedosi lesivo degli interessi diffusi di un intera tifoseria alla partecipazione ed al sostegno della propria squadra del cuore. Un ristretto numero di tifosi che si è reso protagonista della contestazione sfociata nella interruzione della gara contro la Sampdoria, peraltro già individuati e di cui comunque si stigmatizza la condotta, non può ledere la correttezza e compostezza di un’ intera tifoseria dimostrata in occasione di numerose trasferte, con presenze sino a quattromila tifosi, che non hanno mai creato allarme di pubblica sicurezza. È un’ ulteriore ingiustizia che si intende fortemente contrastare.»
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