19 Dicembre 2025

Teggiano e le sue chiese: un itinerario sacro nel cuore del borgo medievale

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Teggiano e le sue chiese: un itinerario sacro nel cuore del borgo medievale

Nel borgo antico di Teggiano, nel cuore del Vallo di Diano, le chiese non sono solo luoghi di culto: sono custodi di storia, arte, committenze signorili e stratificazioni culturali che attraversano oltre un millennio. Qui, dove gli insediamenti antichi e le fortificazioni medievali dialogano con la vita contemporanea, si trova un patrimonio ecclesiastico di straordinario valore che ha valso al centro storico il riconoscimento come una delle più affascinanti città d’arte del Sud Italia. 

Cattedrale di Santa Maria Maggiore: cuore spirituale e artistico del borgo

Al centro della vita religiosa di Teggiano sorge la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, chiesa madre della diocesi di Teggiano-Policastro. Le sue origini si perdono nel tempo, con attestazioni certe fin dal XII secolo, quando già assumeva un ruolo di primo piano nell’organizzazione ecclesiastica locale. 

La cattedrale custodisce le venerate spoglie di San Cono, patrono della città dal 1261, e si distingue per il ricco patrimonio artistico: spiccano il portale scolpito da Melchiorre da Montalbano tra il 1291 e il 1300, l’ambone marmoreo e diverse tombe nobiliari di epoca medievale. Nel corso dei secoli, restauri e ampliamenti – in particolare dopo il terremoto del 1857 – hanno modificato l’aspetto dell’edificio, mantenendo però intatto il valore storico e liturgico del monumento. 

Chiesa di San Francesco: semplicità francescana e storia popolare

Nella suggestiva Piazza dello Stato di Diano si erge la Chiesa di San Francesco, un edificio francescano che dal 1307 domina con la sua facciata in pietra chiara. Tipica della spiritualità mendicante medievale, la chiesa conserva al suo interno frammenti di affreschi del XIV e XV secolo e un soffitto dipinto a guazzo del 1745 che testimoniano la vivace tradizione artistica cittadina. 

Questo luogo di culto, semplice ma ricco di fascino, fu uno dei pochi a rimanere attivi anche durante il periodo napoleonico, quando molte altre chiese furono soppresse. La sua storia intreccia spiritualità e vita comunitaria, raccontando secoli di devozione popolare. 

Chiesa della Santissima Pietà: la committenza dei Sanseverino

Tra i complessi più scenografici di Teggiano spicca la Chiesa della Santissima Pietà, sorta tra Tre e Quattrocento e profondamente legata alla potente famiglia dei Sanseverino, signori del Principato di Salerno. 

Con un portico rinascimentale a tre arcate e un portale riccamente scolpito, l’interno ad una navata custodisce opere di grande pregio: tele cinquecentesche, affreschi e soprattutto il celebre Compianto sul Cristo Morto, un gruppo scultoreo ligneo di sei statue attribuito a Giovanni da Nola, capolavoro del primo Cinquecento commissionato proprio dai Sanseverino. 

Il chiostro e il refettorio annessi al complesso, con affreschi e lunette quattro-cinquecentesche, completano un itinerario artistico di eccezionale valore, testimoniando come la devozione religiosa si sia intrecciata con la committenza nobiliare e la vita monastica. 

Sant’Antuono e Sant’Agostino: tra medievale e devozione locale

Nell’elenco delle chiese storiche non possono mancare piccole gemme come la Chiesa di Sant’Antuono, probabilmente eretta prima dell’XI secolo sui lati delle mura del borgo, scavata da restauri recenti che hanno riportato alla luce cicli di affreschi medievali sulle pareti interne. 

La Chiesa di Sant’Agostino, parte di un antico complesso conventuale, si affaccia sull’omonima piazza insieme alla curia vescovile e al seminario diocesano. Il grande scalone in pietra e il portale monumentale introducono a un luogo di culto che va oltre la funzione liturgica, divenendo parte integrante della memoria culturale cittadina. 

Un itinerario unico nel borgo delle 13 chiese

Queste sono solo alcune delle tredici chiese che punteggiano il centro storico di Teggiano, città che può essere letta come un vero “museo diffuso” di arte religiosa e spiritualità. 

Percorrere questi luoghi significa attraversare secoli di storia: dalle origini paleocristiane di alcune strutture alle committenze rinascimentali, fino alle stratificazioni artistiche dei secoli successivi. Una visita nel borgo antico non è quindi solo un itinerario sacro, ma un viaggio nella memoria collettiva di una comunità che continua a celebrare il suo passato attraverso le forme e i colori delle chiese che ne definiscono l’identità.

Foto: https://visitteggiano.it/blog/destination-item/cattedrale-di-santa-maria-maggiore/

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