Tre giovani fermati allo svincolo di Sicignano degli Alburni: in auto avevano contanti e gioielli

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Tre giovani fermati allo svincolo di Sicignano degli Alburni: in auto avevano contanti e gioielli

La Polizia di Stato ha effettuato un’operazione di fermo di polizia giudiziaria riguardante tre individui responsabili di una truffa aggravata nella città di Potenza. La vittima della truffa è una signora ultra ottantacinquenne che sarebbe stata ingannata da un giovane sconosciuto. Grazie a un’efficace indagine condotta dagli agenti, i responsabili sono stati identificati e la refurtiva è stata recuperata.

Tutto ha avuto inizio con una chiamata di emergenza da parte della signora truffata, che ha segnalato l’accaduto. L’Ufficio UPG-SP della Questura di Potenza ha iniziato le indagini raccogliendo informazioni cruciali, come la targa e il modello dell’auto utilizzata dai truffatori.

Nonostante le ricerche iniziali non abbiano portato a risultati positivi, grazie all’estensione delle ricerche alle arterie vicine nella provincia di Salerno, una pattuglia della Polizia Stradale di Sala Consilina ha individuato il veicolo vicino allo svincolo dell’Autostrada del Mediterraneo di Sicignano degli Alburni. Dopo un breve inseguimento, il conducente è stato fermato.

All’interno del veicolo sono stati identificati tre soggetti con precedenti penali. Durante la perquisizione personale, è stato trovato un notevole quantitativo di denaro e numerosi gioielli, corrispondenti a quelli sottratti alla vittima.

Grazie all’indagine, è stato possibile restituire parte dei gioielli alla vittima. Per la parte restante della refurtiva, i soggetti sono stati indagati per il reato di ricettazione a causa delle limitate informazioni sulla loro provenienza.

In seguito alle attività investigative e alle prove raccolte, i tre individui sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Potenza. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro ha preso in carico il caso per le ulteriori azioni legali.

La vittima della truffa ha espresso gratitudine per il lavoro svolto dalla Polizia di Stato, in particolare per il ritrovamento di un oggetto di grande valore sentimentale appartenente al suo defunto marito. Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Lagonegro ha convalidato i fermi e ha disposto gli arresti domiciliari per gli indagati.

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