WWF: “La sentinella ‘Copat’ è operativa. Contrasteremo le amministrazioni che avranno scopi diversi dal Comitato”

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WWF: “La sentinella ‘Copat’ è operativa. Contrasteremo le amministrazioni che avranno scopi diversi dal Comitato”

Il 15 Gennaio scorso si è costituito il Comitato ” Copat”  per la tutela, salvaguardia e valorizzazione del territorio del Parco N.C.V.D. e zone limitrofe.
A pochi giorni dalla sua costituzione, intercettiamo la testimonianza di uno dei componenti del ‘Copat’(Comitato Parco e Territori del Cilento,Alburni,Vallo di Diano e Sele), il presidente del WWF Valle del Sele, Vincenzo Armenante.
 
Il Copat si autodefinisce un organismo sentinella per la tutela e salvaguardia del patrimonio ambientale e storico-culturale, ma anche divulgatore, verso la cittadinanza per la costruzione di una nuova cultura che si identifichi con le vocazioni del territorio e interlocutore con le istituzioni pubbliche a partire dagli Enti sovra comunali.
Dice Armenante: “Diventeremo operativi tenendo il territorio del Parco sotto osservazione, per intervenire prioritariamente nei punto dove si creano danni all’ambiente e contrasteremo la speculazione. Cercheremo di tutelare la biodiversità, di proporre uno sviluppo socio economico particolare, con forme di lavoro collegato alla tutela della natura”. La divulgazione del messaggio della tutela della natura, il Copat ha pensato di organizzarla  nelle piazze pubbliche, coinvolgendo gli enti locali, il Parco del Cilento, degli Alburni, la riserva naturale del Tanagro, le Province. “Stiamo già facendo conoscere la lontra, l’animale simbolo dei fiumi della nostra zona. E’ un animale poco conosciuto e poco tutelato. Farlo conoscere significa far conoscere l’ambiente in cui l’animale vive e proteggere questa specie significa tutelare il suo ambiente. Il 2011 è stato indetto dall’ONU l’anno internazionale delle foreste, noi ci impegneremo a divulgare l’utilità delle foreste e dei boschi, diciamo pure che non siamo d’accordo che nelle zone A del Parco si taglino gli alberi, come per esempio sta succedendo a Piaggine dove stanno devastando una faggeta. Foreste e boschi sono tutelati a livello internazionale. Siamo anche contrari ad ogni forma di abusivismo che, inevitabilmente destabilizza l’ambiente. Saremo coinvolti e collaboreremo con le amministrazioni che si impegnano per raggiungere i nostri stessi obiettivi, ma contrasteremo le amministrazioni che avranno scopi diversi da quelli fin qui esposti. Ancora oggi c’è la necessità di dare maggiore attenzione alle problematiche ambientali e ‘Copat’ ha l’obiettivo  di contribuire a costruire un nuovo atteggiamento culturale  nei confronti del territorio”.
Ancora, tuttavia, il Copat non ha preso contatti con il Parco del Cilento, l’ente più vicino alla filosofia del Comitato e necessario affinché gli interventi indicati possano incidere profondamente sul destino del territorio, attraverso una programmazione e una gestione idonea.
Da alcune dichiarazioni riportate su un mensile cartaceo dell’aprile 2010, ‘Cilento’ ad un anno dall’insediamento del nuovo vertice del Parco, leggiamo che il presidente Troiano, a suo tempo accolto come ‘il presidente salvatore’, è stato oggetto di appellativi poco edificanti legati alla sua capacità manageriale. E’ spiegabile, ci si chiede, che sia a causa della linea morbida sui vincoli, da Troiano annunciata e probabilmente adottata , che non ci sia stato più un controllo efficace sulle discariche abusive formatesi sul Lambro e in prossimità di Ascea, Torchiara, Laureana e (aggiungiamo pure) Camerota?  E sul caso Montecorice, sulle sue lottizzazioni su cui si scrive: “Qui si sta facendo strage di territorio e di legalità?” 
Come lo stesso Copat scrive nel suo comunicato: “Non sempre le Istituzioni rispondono con la loro gestione e scelte alle esigenze oggettive rapportate alla vera identità di questo territorio che è Parco Nazionale e Patrimonio Mondiale dell’Umanità”.
Il comunicato che è pervenuto al nostro giornale è molto chiaro, ma incuriosisce la metodologia con la quale si muoverà il Comitato per la divulgazione di un così importante messaggio. Ancora incuriosisce chi sono le associazioni e le persone che  vi fanno parte e soprattutto se le istituzioni risponderanno come speriamo. D’altra parte, il 15 gennaio pare sia da destinare come data storica per il territorio e tutta la cittadinanza. Il giornaledelcilento.it è ben lieto di affiancare nelle sue lotte il Copat e di dare voce alle sue azioni fino alla realizzazione dei suoi obiettivi.

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