Ufficio postale di Villammare chiuso da mesi: sindaco Borrelli scrive al presidente della Repubblica

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Ufficio postale di Villammare chiuso da mesi: sindaco Borrelli scrive al presidente della Repubblica

«Il comportamento di Poste mortifica i cittadini del Comune di Vibonati che faticano a comprendere i ritardi nell’allestimento dei nuovi locali che sono stati pre contrattualizzati nel mese di febbraio. Siamo preoccupati perché non sarà semplice affrontare la stagione estiva senza ufficio e auspichiamo che venga quanto meno installato un Ufficio mobile in tempi rapidi». Sono le parole del sindaco di Vibonati, Manuel Borrelli, che da mesi non ha risposte da Poste Italiane sullo stato dei lavori e quindi della riapertura al pubblico dell’ufficio postale della frazione Villammare. Il primo cittadino ora ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La missiva

«Da oltre 5 mesi l’ufficio postale di Villammareè chiuso al pubblico per l’inagibilità dei locali. La mia amministrazione – scrive Borrelli nella lettera al presidente – ha collaborato con Poste Italiane per individuare altri spazi idonei che sono stati pre-contrattualizzati dall’ufficio immobiliare. Da mesi però non abbiamo più risposte in merito ai lavori che dovrebbero essere eseguiti e che sono indispensabili per renderli funzionali. La direzione regionale di Poste Italiane ha predisposto il progelto di fattibilità tecnica ma a livello nazionale il progelto si è arenato e non è stato ancora concesso il Nulla Osta per l’esecuzione dei lavori».

I disagi

«I cittadini – prosegue nella missiva – vivono profondamente questo disagio perché costretti a recarsi in altri comuni o nell’altro ufficio del capoluogo che è di ridotte dimensioni e difficilmente accessibile alle persone con disabilità o con problemi di deambulazione. Vibonati è un paese turistico, Bandiera Blu da oltre venti anni con la sua frazione rivierasca, e non sarà un bel biglietto da visita affrontare la stagione balneare senza ufficio postale con disagi enormi per via dell’aumento esponenziale della popolazione residente. Ho inoltrato oltre venti missive a Poste Italiane, al Mise, all’Anci, all’Uncem ma a parte generiche rassicurazioni, su una possibile riapertura nel mese di Giugno, non siamo in grado di ricevere
informazioni ufficiali in modo da rassicurare la popolazione che quotidianamente subisce la privazione di servizi pubblici essenziali in un territorio periferico della Regione Campania. Le chiedo – conclude Borrelli – di intervenire per fare in modo che il mio comune possa ricevere quanto meno una risposta, in merito ad un problema apparentemente di facile risoluzione che si sta complicando oltre ogni misura per via di una burocrazia esasperante che penalizza i piccoli comuni e le fasce di popolazione più disagiate. Caro presidente l’obiettivo di ottenere l’istallazione di un servizio temporaneo per l’ormai imminente stagione estiva».

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