US Agropoli, la replica di Mondelli: «Pronto a mostrare le carte, ho solo cercato di salvare la società»
| di Redazione
Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, il direttore generale dell’Us Agropoli 1921 Costabile Mondelli dice la sua, annunciando una conferenza stampa nella quale, se necessario, parlerà con carte alla mano per avvalorare quando da lui asserito.
“Ho appreso dalle tv locali e da amici di quanto accaduto. Trovandomi fuori zona per lavoro non posso far altro che replicare per ora a mezzo stampa. Ad ogni modo, trovo tutto questo surreale e devo ammettere di aver un po’ sottovalutato la cosa, ho sottovalutato la capacità delle persone di distorcere le verità a proprio favore e generare odio e cattiveria.
È doveroso ricordare che a dicembre 2024 sono subentrato nella gestione della società Us Agropoli 1921. Ho trovato una situazione catastrofica e ho fatto tutti gli sforzi per raggiungere la salvezza.
La domanda che vorrei fare ai tifosi, è perché dovrei far perdere l categoria o peggio far fallire la squadra quando sono stato colui che più di tutti ha voluto salvare la squadra da una retrocessione sicura.
Nel corso di questi mesi, da dicembre 2024 ad oggi, ho sempre cercato di sollecitare con la parte politica e con chi ha gestito l’Us Agropoli 1921 prima di me ad affrontare e risolvere le problematiche economiche che attanagliano la società sportiva da anni.
Con il prezioso contributo di alcuni consulenti, abbiamo ricostruito lo storico fiscale dal 2011 (anno di costituzione della società sportiva) ad oggi e si è scoperto che la società sportiva ad oggi ha un debito nei confronti del fisco di circa 481mila euro. La ricostruzione fiscale ci ha anche permesso di capire chi ed in quale determinata stagione ha prodotto il debito e di questo parlerò nelle sedi opportune con tutti i documenti alla mano.
Inoltre è giusto e doveroso fare presente che è in corso un accertamento da parte della Siae per l’anno 2024, accertamento che a seguito di controlli si è allungato agli anni 2021, 2022 e 2023.
Tra i temi trattati negli incontri tenutisi presso la casa comunale c’era il problema delle vertenze per la stagione sportiva 2023/2024: esse ammontavano a più di 100mila euro. Chi era subentrato prima di me ad Agosto 2024 sosteneva e sostiene che il debito era a carico della vecchia dirigenza mentre la vecchia dirigenza sostiene il contrario. Senza il pagamento delle vertenze e delle spese accessorie, quest’anno non si poteva accedere all’iscrizione del campionato di eccellenza o di altri campionati inferiori dato che quelle somme andavano e vanno pagate.
In una delle ultime riunioni, i soliti noti si lamentarono con il sindaco del fatto che nessun imprenditore di Agropoli era presente, che nessuno contribuiva al progetto sportivo della prima squadra della città e che loro non erano più disponibili a fare sforzi senza il contributo della città. A seguito di questo fu fatto un comunicato per chiedere aiuto alla città ma nessuno si è fatto avanti e nessuno dei responsabili ha dato disponibilità ad onorare i suoi debiti.
Per quanto riguarda l’iscrizione al campionato di eccellenza, è di pochi giorni fa la notizia che grazie ad alcuni imprenditori, guarda caso sempre i soliti che scompaiono e riappaiono, erano riusciti a salvare la squadra e avevano provveduto ad iscrivere la squadra.
Oggi la federazione comunica che l’Us Agropoli 1921 non è stata iscritta al campionato e si dà la colpa al direttore generale, cioè a me. Mi domando come si faccia ad essere così meschini e non ammettere l’evidenza.
Addirittura ho letto che avrei sottratto delle somme per sabotare e non permettere l’iscrizione della squadra. Non ho sottratto nessuna somma e sono pronto a dimostrarlo in un confronto pubblico. Con il senso di responsabilità che mi appartiene ho semplicemente fatto presente che le somme che erano nelle casse sociali erano destinate al pagamento dei saldi degli stipendi dei calciatori di questa stagione, dei fornitori (trasporti, consulenti) e dell’Iva, che dal 2011 ad oggi non è mai stata versata!
Questo a dimostrazione di chi oggi si definisce virtuoso o benefattore nella nostra comunità.
Malgrado tutto avevo fatto predisporre dai consulenti tutta la documentazione per l’iscrizione al campionato di eccellenza, domanda di iscrizione che andava presentata con i bonifici riguardanti l’iscrizione e le vertenze passate ingiudicate entro le 18.00.
Alle 15.00 ho avuto un confronto con l’attuale presidente con il quale ho discusso cercando di fargli capire che gli altri soci e il direttivo erano un po’ preoccupati di questa vicenda e che la prospettiva di un campionato con punti di squalifica, altre vertenze in arrivo, la mancanza di un mister, di una squadra allestita e soprattutto l’atteggiamento degli imprenditori che per l’ennesima volta si erano sottratti ai loro impegni potevano essere una un problema per la stagione sportiva. Il mio intento era di iscrivere la squadra. Alle 16.00 ho avuto l’ultimo colloquio col presidente e da quel momento altri hanno agito al posto mio e di chi rappresento. Tutto quello che ho fatto, l’ho fatto solo per salvaguardare l’US Agropoli 1921 e sono pronto a dimostrarlo.
La verità è che si è deciso di trovare un capro espiatorio e chi meglio di me, quello scomodo. La verità è una e cioè che ognuno fino ad oggi ha avuto il proprio tornaconto, piccolo o grande che sia.
Detto questo ho già comunicato al sindaco e all’assessore Cammarota la mia volontà e di tutti gli altri soci a dimetterci dalle nostre cariche. L’unica cosa che abbiamo chiesto è che questo passaggio avvenga dopo aver adempiuto ai nostri obblighi societari, ovvero il pagamento dei saldi dei calciatori di questa stagione, dei fornitori e delle tasse inerenti alla nostra gestione.
Il mio appello ai cittadini e ai tifosi, è quello di riflettere bene: questo che oggi è stato fatto alla mia persona, alla mia famiglia, ai miei cari, alle mie attività è ciò che può succedere a chiunque il giorno in cui deciderete di ribellarvi ad un sistema. A differenza di chi davvero ad un territorio, ad un’idea, ad una maglia, ad una città, c’è chi tutti i giorni lavora per mantenerlo in vita.
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