Zakaria, un anno e appena sette chili: dal dramma di Gaza alle cure del Santobono

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Zakaria, un anno e appena sette chili: dal dramma di Gaza alle cure del Santobono

Zakaria ha un anno appena compiuto. Pesa poco più di sette chili. È arrivato nella notte dalla Striscia di Gaza, insieme alla mamma, al papà e ai suoi fratelli, grazie a un corridoio sanitario coordinato dall’Unità di Crisi della Farnesina con il supporto della Cross di Pistoia.

Ad attenderlo, all’aeroporto di Ciampino, un’ambulanza del 118 della ASL Napoli 1 Centro che lo ha trasferito al Santobono-Pausilipon. Qui il piccolo è ora ricoverato con la madre nell’Unità Operativa Complessa di Pediatria generale e Dermo-immuno-reumatologia, dove i medici stanno eseguendo gli accertamenti per definire un percorso diagnostico e terapeutico. Il padre e gli altri quattro familiari saranno ospitati in alloggi messi a disposizione dalla Fondazione Santobono Pausilipon, che segue da vicino accoglienza e sostegno della famiglia. La Regione Campania ha monitorato passo dopo passo il delicato trasferimento.

“Zakaria è un bambino nato durante la guerra e presenta problemi di accrescimento. Il nostro compito ora è garantirgli tutte le cure e il sostegno necessari, insieme alla vicinanza umana che meritano lui e i suoi familiari”, ha dichiarato Rodolfo Conenna, direttore generale dell’AORN Santobono Pausilipon.

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha sottolineato l’impegno della sanità campana: “Siamo orgogliosi per quanto sta facendo la Regione con il suo impegno costante per la pace e per l’aiuto concreto che le nostre strutture sanitarie stanno dando soprattutto ai bambini. Proprio oggi diamo anche il benvenuto all’ambasciatrice in Italia della Palestina, al Santobono e al Monaldi, a testimonianza della vicinanza e della solidarietà di Napoli e della Campania nei confronti della Palestina”.

Con l’arrivo di Zakaria diventano otto i bambini provenienti dalla Striscia di Gaza accolti e curati negli ultimi mesi dal Santobono, in prima linea nell’offrire assistenza a piccoli pazienti provenienti da aree di guerra.

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