Castellabate, guardia costiera sequestra rete da pesca pirata

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Castellabate, guardia costiera sequestra rete da pesca pirata

I controlli di sorveglianza del personale della Guardia Costiera nell’area marina protetta di Castellabate, hanno consentito l’individuazione di una ‘rete pirata’ di grosse dimensioni. Durante un controllo, infatti, eseguito nella mattinata di martedì con l’ausilio di un battello in dotazione all’ufficio locale marittimo di Santa Maria di Castellabate, è stata scoperta una rete da posta di oltre 400 metri, illecitamente posizionata all’interno della zona ‘A’ di riserva integrale dell’area marina.

L’illecito attrezzo di pesca si sarebbe trovato a circa 250 metri dalla costa, privo di qualunque segnale che potesse facilitarne l’individuazione al di fuori di una piccola bottiglia di plastica trasparente di facile individuazione da parte, soltanto, dei malfattori per il ritiro del pescato. La rete è stata salpata dall’unità della guardia costiera intervenuta sul posto che ha denunciato, a carico di ignoti il fatto, inoltrandolo alla competente autorità giudiziaria di Vallo della Lucania che ha eseguito il sequestro dell’attrezzatura ai sensi della legge sulla tutela delle aree marine protette  (n° 394 del 1991).

Va ricordato che all’interno dello specchio d’acqua compreso tra Punta Tresino e Punta del Pagliarolo, nel comune di Castellabate sono consentite unicamente le attività di soccorso e sorveglianza nonché quelle di ricerca scientifica in considerazione della particolare valenza ambientale riconosciuta all’area marina protetta di Castellabate.

 

 

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