Lettera al sindaco di Casalvelino: «Questa guerra chimica distrugge l’ambiente»

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Lettera al sindaco di Casalvelino: «Questa guerra chimica distrugge l’ambiente»

Riceviamo in redazione la lettera di Giancarlo Vigorito indirizzata al sindaco di Casalvelino e all’assessore all’Ambiente e la pubblichiamo di seguito integralmente.

Signor sindaco in qualche occasione ho espresso nei suoi confronti critiche per il suo operato che, in quel momento, mi era sembrato non proprio corrispondente all’interesse dei suoi amministrati. Devo dire che Lei non ha mai dimostrato rancore nei miei confronti, anche quando le critiche sono state qualche volta abbastanza pesanti. Questo Suo comportamento privo di desiderio di vendetta ha contribuito a convincermi che Lei, nella Sua qualità di sindaco, agisce certamente in buona fede. Tale convinzione si è vieppiù rafforzata osservando gli sforzi che ha fatto e che sta facendo per la raccolta differenziata. In un contesto in cui il senso civico e la collaborazione della cittadinanza lasciano abbastanza a desiderare il fatto che Lei ce la stia mettendo tutta sicuramente non è cosa da poco.Questa premessa in un certo senso io gliela dovevo e mi serve per introdurre quello che ora voglio portare alla Sua attenzione e che mi sta particolarmente a cuore. L’ispirazione di quello che sto per dire me l’ha data un mio vicino di casa di cui per ora, per un senso di privacy che in verità non meriterebbe, non indico il nome. Questo signore come tanti di noi è vittima della diffusissima fobia che negli ultimi tempi, complice un’informazione poco corretta che ci induce a vedere “la zanzara tigre dappertutto”, si è sviluppata nei confronti delle zanzare, fastidiosissimi insetti le cui punture in rari casi possono causare al massimo piccole infezioni. Questo mio vicino, ogni anno, quando arriva l’estate, irrora di liquido anti zanzare i dintorni della sua casa e, purtroppo, anche della mia. E così nuvole grigie di un non meglio identificato puzzolente pesticida stazionano nell’aria prima di depositarsi dappertutto. Lo consideravo un fatto tutto sommato positivo ma poi, osservando l’attrezzatura che usava, mi è francamente venuto qualche sospetto: indossa per la bisogna una specie di scafandro che lo copre da capo a piedi, come in quei film dove gruppi di scienziati si trovano a manipolare sostanze radioattive o particolarmente tossiche. Mi sono chiesto il perché? E mi si è insinuato il dubbio. Mi sono messo ad indagare e, potenza di internet, ho scoperto delle cose veramente allarmanti.Esiste in Italia, con sede in Roma piazzale Aldo Moro n. 7, Il Consiglio Nazionale delle ricerche che da anni studia gli effetti devastanti delle irrorazioni di insetticidi in aree antropizzate.Ho scoperto così che da qualche tempo è in atto una vera e propria guerra chimica con disinfestazioni massicce che contaminano l’ambiente mettendo a serio rischio flora, fauna e anche esseri umani.

Il CNR lancia degli appelli veramente accorati perché vengano ascoltati gli scienziati che hanno studiato il problema, arrivando ad affermare fra le altre cose che “le ricerche hanno ampiamente dimostrato che gli insetticidi organo fosforici sono nocivi al corretto funzionamento degli organismi animali e vegetali e in grado di danneggiare il sistema immunitario, con danni alla salute. Non sono selettivi, uccidono anche insetti utili come le api, sono tossici per uccelli, pesci e mammiferi e sono ritenuti responsabili di un numero di morti fra gli agricoltori dove si fa largo uso di questi pesticidi”.Di questa tutt’altro che rassicurante notizia ho informato il mio vicino, subito dopo che aveva proceduto il 09 agosto di quest’anno, alla sua solita disinfestazione, a monte della mia abitazione. Gli ho consegnato copia di una documentazione in cui si parla appunto della pericolosità di queste irrorazioni a pioggia. Confidando sul senso di ragionevolezza delle persone, ero convinto di avere risolto un problema a beneficio di tutto il vicinato. Oltre tutto è padre di due bambini che spesso si intrattengono a giocare nei luoghi dove ha sparso tutto quel veleno. Due giorni dopo mi ha fermato per strada dicendomi che aveva letto il materiale ma che secondo lui gli scienziati affermando certe cose fanno solo “terrorismo psicologico”. Soggiungeva di avere necessità di procedere ad ulteriore disinfestazione intorno casa per liberare la zona invasa dai topi e dalle zanzare. Dire che sono rimasto senza parole non rende per niente l’idea per far capire la mia frustrazione di fronte a tanta incosciente supponenza, presunzione e strafottenza.Mi sono venuti in mente gli “untori” di manzoniana memoria.E così il 13 agosto tutto il vicinato è stato svegliato da un fracasso infernale, un rumore che sta fra un trattore col motore imballato e un treno merci in corsa, e abbiamo potuto assistere all’ennesima esibizione di questa specie di inconsapevole killer. La performance è avvenuta alle sei del mattino tanto per completare il quadro e dare l’idea della sensibilità del personaggio e del rispetto che ha per il riposo delle persone.Non credo ci sia possibilità di dialogo con chi presume di saperne più degli scienziati che studiano il problema da anni. L’ignoranza può essere tollerata ma la presunzione e l’arroganza assolutamente no, specialmente quando configurano un pericolo per i suoi stessi incolpevoli figli e per gli altri.In questo momento ciò che mi sta a cuore non è tanto il mio vicino di casa contro il quale, per difendermi studierò una strategia magari chiedendo all’ARPA di intervenire Il novello untore ora se ne starà tranquillo fino alla prossima estate. Le erbacce potranno proliferare indisturbate nella sua proprietà che disgraziatamente confina con la mia. D’ora in avanti, come ogni anno, troveranno ospitalità topi,, zecche, serpenti e quant’altro che vivranno felici e indisturbati fino alla prossima estate quando con una abbondante e repentina spruzzata di veleno piuttosto che con una sana e radicale pulizia, crederà di risolvere sbrigativamente il problema igienico sanitario.La priorità in questo momento, come dicevo,  è quella di riuscire a catturare la Sua attenzione signor Sindaco per farle capire l’importanza e la delicatezza del problema di cui voglio parlarle. Anzi, io spero addirittura che Lei sia già al corrente di quello che sto per dirle.Il liquido usato per queste irrorazione, come sostiene il CNR, contiene percentuali di gas nervino, lo stesso gas che i tedeschi usavano nella seconda guerra mondiale per scopi bellici.Dal mensile Terra nuova n. 296 che si ispira al CNR “E’ stato tanto demonizzato il DDT ma le altre molecole sintetiche utilizzate, siano esse organofosforici (gas nervino) o piretroidi il cui nome di riferimento fa erroneamente pensare ad un prodotto naturale e quindi non dannoso sono altrettanto pericolose sia per le persone che per gli animali, perché sono biocidi, cioè distruggono la vita. Restano a lungo nell’ambiente e uccidono lentamente anche noi, magari non subito, ma basta aspettare qualche anno e si presenteranno inspiegabili malattie”“C’è poi il problema del sinergismo possibile fra i vari composti che può portare a effetti nocivi molto superiori. Accade infatti che le sostanze sintetiche utilizzate per la disinfestazione si combinano con gli inquinanti già presenti in atmosfera e nell’ambiente con altri pesticidi, idrocarburi, Pcb, Ipa, metalli pesanti. L’azione sinergica di questi elementi può essere molto più pericolosa della semplice somma degli elementi che andranno a comporre questo mix cui veniamo esposti.”Gli esperti del CNR raccomandano inoltre: “occorre tenere presente che in presenza di vento gli insetticidi, dal punto in cui sono irrorati, si spargeranno fino a più di un chilometro di distanza. Inoltre dopo le irrorazioni non sarà più possibile consumare frutta e ortaggi dei propri orti e giardini.

Addirittura l’acqua di eventuali piscine potrà provocare immediati problemi alla pelle. Le sostanze utilizzate si depositano su ogni superfice, che sarà quindi necessario bonificare. Camminando su superfici trattate la sostanza insetticida verrà automaticamente portata anche all’interno delle abitazioni e il surriscaldamento dei muri delle case determinerà un’esasperata evaporazione e nebulizzazione aerosolica con la ricaduta delle sostanze tossiche all’interno e sulle abitazioni vicine. Se gli occupanti della casa accanto a chi disinfesta non desiderano l’irrorazione, verranno costretti a subirla lo stesso e si troveranno il loro ambiente domestico contaminato da veleni permanenti per anni. Gli insetticidi contribuiscono a inquinare le falde acquifere e le acque di superfice. Gli animali domestici corrono dei rischi perché camminano sulle zone trattate, si leccano e mangiano l’erba inquinata. “C’è da aggiungere che le disinfestazioni così effettuate non sono per nulla efficaci perché uccidono solo le zanzare colpite direttamente dal liquido, ma nulla possono contro le migliaia di uova già deposte, anzi le zanzare nasceranno più forti e parzialmente immunizzate.Si dirà “allora per salvaguardare l’ambiente dobbiamo tenerci le zanzare e sopportare le loro fastidiosissime punture? Niente affatto. Il CNR suggerisce tutta una serie di accorgimenti per lottare contro le zanzare con metodi assolutamente naturali.Anzi in molti comuni italiani queste strategie sono in atto con risultati veramente incoraggianti. Ne cito qualcuna: Installazione delle cosiddette bat box (case per pipistrelli) il CNR calcola che un solo pipistrello volando dal tramonto all’alba cattura qualcosa come 2000 zanzare. Favorire il ritorno delle rondini e di tutti gli animali nemici naturali delle zanzare.Immettere nei corsi d’acqua rane, anfibi e pesci che si nutrono di uova di zanzare.Mettere a dimora in tutti gli spazi verdi comunali piante aromatiche che per i noiosi insetti risultano repellenti.Vi sono poi altri accorgimenti per combattere efficacemente contro le zanzare, basta seguire i suggerimenti del CNR:Io frequento Casal Velino dagli anni 56-57 e non ricordo che ci fossero tutte le zanzare di oggi. I pesticidi e l’inquinamento luminoso (che meriterebbe un ragionamento a parte) hanno evidentemente o ucciso o allontanato pipistrelli e rondini, determinando il proliferare delle zanzare.Spero di non averla annoiata signor sindaco con la mia esposizione che per quanto abbia cercato di sintetizzare al massimo è risultata piuttosto lunga e soprattutto spero di aver suscitato il suo interesse. Con gli enormi poteri che oggi un sindaco ha a sua disposizione io mi auguro che, dopo aver studiato il problema con la massima attenzione possibile, Lei voglia affrontare l’emergenza e studiare una strategia di lotta, emettendo in primo luogo, una ordinanza con la quale siano vietate le disinfestazioni,, dichiarando fuori legge i kit che vengono impunemente venduti nei negozi di ferramenta.Metto a Sua disposizione il materiale e la documentazione da me raccolta. Con i sensi della mia stima.

Casal Velino lì 2 settembre 2014

Giancarlo Vigorito – Per maggiori informazioni www.infozanzare.info.

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