Marche e Cilento insieme per un progetto di gemellaggio turistico

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Marche e Cilento insieme per un progetto di gemellaggio turistico

Marche e Cilento insieme per pianificaree e attuare politiche sinergiche e condivise che mirino a costruire un pacchetto turistico per le aree interne della provincia di Salerno. E’ quanto messo a punto lunedì a Salerno, nella sede dell’Ance. Si tratta di un programma di gemellaggio “Took cm, Tranfer of Organised Knowledge Marche-Cilento Countryside”, sostenuto da Ance Salerno e dal ministero per lo Sviluppo Economico, che mira a realizzare uno scambio di esperienze e di “best practices” tra soggetti attuatori. Il progetto vede coinvolti da una parte l’Università Politecnica delle Marche e il Comune di Corinaldo  e, dall’altra 6 comuni cilentani, Tortorella, Camerota, Casaletto Spartano, Morigerati, Piaggine e Rofrano.

L’obiettivo del gemellaggio è valorizzare il turismo attraverso la promozione delle risorse endogene (natura, cultura ed enogastronomia). Durerà un anno ed è uno dei 18 programmi approvati dal Mise per lo scambio di esperienze e di buone pratiche. «Il Comune di Corinaldo, che lavora sul tema del turismo sostenibile da 20 anni – ha dichiarato Guglielmo Vairo, sindaco di Piaggine, intervenuto alla presentazione – ci insegnerà a utilizzare le nostre risorse e sviluppare le nostre enormi potenzialità. I vantaggi di cui potranno usufruire i sei comuni cilentani sono enormi – ha continuato il sindaco – soprattutto perché ricadenti un’area in cui non è mai stata attuata una politica di  strategia territoriale e di progettualità integrata di questo tipo. Un simile consorzio “spontaneo” – ha concluso Vairo –  potrà dare vita a progettualità ed iniziative innovative, anche sostituendosi ad enti sovracomunali che poca attenzione dedicano allo sviluppo delle aree interne del Cilento».

«Da un punto di vista scientifico, grazie anche all’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico e al supporto degli attori locali, questo progetto si colloca in un momento temporale di capitale importanza strategica per le regioni della convergenza». Ha dichiarato il responsabile scientifico del progetto, Ernesto Marcheggiani dell’Università Politecnica delle Marche. «Siamo all’avvio del nuovo frame di finanziamento comunitario Diretto (es. Horizon 2020, e altri strumenti) e all’interno della finestra di esecuzione dei tavoli di partenariato che porteranno, in breve, alla scrittura dei Piani Operativi Regionali che attiveranno gli strumenti di finanziamento Indiretto (es. Fesr, Feasr, etc.). Questo progetto, una volta operativo permetterà di trasformare l’area in una palestra di pianificazione integrata delle risorse endogene dei territori coinvolti (rurali, di costa ed interne). La coniugazione dell’aumentata capacità operativa delle amministrazioni locali, grazie al trasferimento dei valori impliciti alla magistrale governance compiuta in questi anni dal sindaco Principi e dall’amministrazione comunale di Corinaldo, declinata in un ottica Smart e di Ict permetterà di rendere sinergico il rapporto tra paesaggio, enogastronomia e ruralità. Il successo del progetto ci porterà, tra una anno ad avere una area allenata e capace di ambire a progetti Europei di scala superiore. In ciò la grande competenza dei gruppi locali di ricercatori e giovani professionisti che da anni lottano per difendere il loro patrimonio di storia natura e cultura, saranno per me una risorsa fondamentale per la buona riuscita del progetto. Tra questi di particolare interesse scientifico è per me il lavoro dell’architetto Franca Bello che ho avuto il piacere di incontrare nelle fasi iniziali dell’operazione».

«Attraverso questo gemellaggio – ha dichiarato il presidente di Ance Salerno, Antonio Lombardi – vogliamo evitare che in futuro si ripropongano problematiche legate al mancato utilizzo delle risorse comunitarie. Oggi abbiamo nel Mezzogiorno 30 miliardi di Fondi Strutturali non impegnati e da spendere entro il 2015: è importante che gli enti locali facciano sistema, concentrino i loro sforzi nel quadro di una programmazione d’area vasta che incrementi le possibilità di finanziamento e ottimizzi l’efficacia delle azioni. L’ANCE, anche attraverso il suo Ufficio di Bruxelles delegato ai rapporti comunitari, è pronta a garantire ogni supporto tecnico e logistico: questo primo gemellaggio si muove concretamente in questa direzione».

«Il gemellaggio tra queste realtà delle Marche e i comuni dell’entroterra cilentano – ha commentato Giulio Guarracino, responsabile dello sportello ANCE di Bruxelles per i Rapporti comunitari – è un laboratorio di rilievo nazionale che mira al trasferimento di best practices tra amministrazioni: un’esperienza di enorme valenza strategica dal momento che interessa comuni salernitani di piccole dimensioni ma con una enorme potenzialità, in grado di catalizzare un’offerta turistica che comprende mare, collina, montagna. In queste piccole realtà cilentane, con il supporto di tecnici olandesi e italiani, trasferiremo l’esperienza di realtà marchigiane che hanno dimostrato particolare efficienza».

«Abbiamo lavorato – ha spiegato il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi – su svariati fronti che comprendono il recupero monumentale, la riqualificazione di strutture in disuso, la manutenzione del territorio coordinando anche interventi in proprietà private. Siamo pronti a trasferire queste esperienze nel Cilento per strutturare e promuovere un’offerta turistica qualificata».

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Twitter @MariannaVallone

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