Agli scrittori La Capria e Perrella il Premio Rugarli

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Agli scrittori La Capria e Perrella il Premio Rugarli

La prima edizione del Premio Rugarli ha premiato gli scrittori Raffaele La Capria e Silvio Perrella. La Villa Comunale di Sapri ha ospitato sabato 3 settembre alle 22:00 la prima edizione del Premio letterario dedicato a Giampaolo Rugarli che si avvia a diventare un riconoscimento a livello nazionale. A condurre la serata è stato il presidente dell’associazione Oltre Pisacane che ha istituito il Premio. Una serata tra applausi e commozione nel ricordo di Giampaolo Rugarli, una delle voci più miti e riflessive della nostra letteratura, scomparso nel 2014 a 82 anni. Scrittore con più di una ventina di titoli all’attivo aveva vinto il Premio Chiara nel 1992 e il Premio Mondello nel 2006. Era stato anche finalista al Premio Strega nel 1991. Presente sul palco per i saluti il sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico. 

Ad essere premiati in questa prima edizione sono stati Raffaele La Capria e Silvio Perrella, due figure della Cultura diverse, di due generazioni diverse che hanno collaborato alla stesura del Meridiano Mondadori. Presente alla serata soltanto Perrella, critico, saggista, giornalista ed autore di monografie su alcuni dei massimi romanzieri contemporanei. Premiato dall’associazione Oltre Pisacane perché «con le opere dedicate alla letteratura del ‘900 e la trilogia urbana dedicata alla sua città di adozione – con cui ha saputo trascorrere dalla critica all’autorialità  e di padroneggiare i diversi generi, fusi in una interessante mescolanza – ha originariamente interpretato l’esperienza letteraria nella irrinunciabile correlazione tra parola e vita, scrittura e mondo, che ha rappresentato il tema conduttore dell’intera  produzione artistica di Giampaolo Rugarli, sempre improntata al sentimento del dovere di una indefettibile militanza civile ed aliena da ogni ripiegamento intimistico», spiega la motivazione.

A ritirare il Premio per Raffaele La Capria, romanziere, sceneggiatore, traduttore per il teatro, editorialista e saggista, premio Strega  e premio Campiello alla carriera, assente alla serata perché ultranovantenne, è stata la moglie di Rugarli, commossa per l’iniziativa. Nella motivazione si parla di «vastissima produzione artistica, – grazie alla quale –  attraverso lo sguardo autobiografico di un intellettuale insofferente del progressivo degrado del Paese, è riuscito a trasfigurare la critica all’indulgenza della società opulenta e al disincanto della sua gioventù in un ritratto dolente, appassionato ed ironico di un Italia irrimediabilmente avviata verso una china che solo la forza salvifica della letteratura può evitare trasmodi in definitiva perdizione, con declinazioni ed accenti consonanti alle più riuscite espressioni narrative di Giampaolo Rugarli». Ad allietare la serata la voce e il violino di Liliana Passeri Singer.


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