Castellabate: sequestrata Villa Sirio, scatta la denuncia

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Castellabate: sequestrata Villa Sirio, scatta la denuncia

Sono scattati i sigilli per “Villa Sirio”, che sorge accanto ad un’antica dimora padronale nel centro di Santa Maria di Castellabate. Il sequestro preventivo ha riguardato la struttura adiacente a quella principale, che non è stata interessata dal provvedimento cautelare. La struttura sequestrata doveva fungere da area pertinente alla struttura principale, ma era stata trasformata in un vero e proprio albergo. 

Oltre al sequesto è stato denunciiato all’autorità giudiziaria di Vallo A. T., originario del posto e legale rappresentante della società proprietaria dello stabile. I reati contestati riguardano diverse violazioni in materia urbanistica e ambientale. Il sequestro preventivo della struttura è stato effettuato ieri pomeriggio dai carabinieri della stazione di Santa Maria di Castellabate, guidati dal maresciallo capo Santino Musto e dal maresciallo Marco Rizzo. Le indagini, partite nel 2009 e coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Vallo della Lucania Renato Martuscelli, hanno consentito di appurare che la struttura era stata costruita con un cambiamento di destinazioni d’uso.

Quella che doveva una struttura da utilizzare come area fitness, sala del personale, lavanderia, ristorante, e in ogni caso pertinente al corpo principale dell’hotel, era stata invece trasformata in un altro albergo, con venti camere e tutti i comfort necessari. Al momento del blitz, alcune camere erano occupate dai turisti che sono stati invitati ad abbandonare la struttura, il cui valore immobiliare si attesta intorno ai due milioni di euro. Controversia la storia dello stabile, negli anni addietro interessato da un provvedimento di sospensione dei lavori ad opera del comune di Castellabate, salvo poi essere impugnato dinanzi alla giustizia amministrativa dal proprietario della struttura. Ma le indagini proseguite in questi anni hanno portati i carabinieri a riscontrare tali violazioni urbanistiche ed ambientali. Nel gennaio scorso i sigilli scattarono in un complesso residenziale composto da dieci appartamenti, per un valore di circa due milioni di euro

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