Torna VeliaTeatro, il festival all’ombra della torre Angioina di Elea-Velia, patria di Parmenide e Zenone

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Torna VeliaTeatro, il festival all’ombra della torre Angioina di Elea-Velia, patria di Parmenide e Zenone

Dall’epos di Omero a quello di Virgilio, per arrivare al mito raccontato da Ovidio: i grandi della letteratura greca e romana sono sul palco di VeliaTeatro per la XIV edizione della rassegna dedicata all’espressione tragica e comica antica, nello scenario dell’acropoli dell’area archeologica di Elea-Velia.

Sei spettacoli (tutti alle ore 21), dal 9 al 18 agosto, che portano in scena capolavori del passato come l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide o le Metamorfosi. Laddove la parola degli antichi è utile per cercare e svelare l’essenza umana, recuperare dimensioni universali attraverso la voce e il corpo dei protagonisti.

Si parte con le suggestioni epiche, di «Il canto e la memoria», la trilogia dell’autore e attore Gianluigi Tosto, unica presenza sul palco nei tre appuntamenti del 9, 10 e 11 agosto*, in cui prende corpo la narrazione (sottolineata da evocativi suoni e musiche) di tre grandi poemi dell’antichità: Iliade, Odissea ed Eneide. Dal primo prorompe la potenza dei sentimenti umani, nel secondo è esaltato il pensiero e il ragionamento, nel terzo c’è dentro pure tutta la debolezza e la fragilità che fanno parte del genere umano.

La seconda parte del festival è dedicata a un trittico di rappresentazioni riservate al mito, che per gli antichi greci era immagine e trasfigurazione della realtà. Con tre spettacoli della compagnia romana «O Thiasos – Teatro Natura». «Miti di stelle» (16 agosto), tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, in cui gli astri diventano lo specchio delle sensazioni e dei sentimenti umani. «Demetra e Persefone» (17 agosto), ispirato all’Inno Omerico a Demetra, in cui va in scena il mistero del seme e dell’origine delle stagioni. «Miti d’acqua» (18 agosto), in cui personaggi mitologici legati all’acqua richiamano trasformazioni e unioni possibili nella vita.

Gli spettacoli

«Iliade». Il poema omerico va in scena con la voce di un solo attore e i suoni di semplici strumenti musicali. Come gli aedi dell’età arcaica, Gianluigi Tosto interpreta l’Iliade, mettendo in risalto la prepotenza dei sentimenti: l’ira di Achille, l’eroismo di Ettore o il dolore di Priamo. La rappresentazione è parte della trilogia «Il canto e la memoria». Martedì 9 agosto, ore 21.

«Odissea». Il poema del pensiero e della memoria raccontato da un unico attore sulla scena. La voce di Gianluigi Tosto, accompagnata dalla musica che asseconda il ritmo dei versi, narra il percorso di Ulisse e il viaggio interiore nei ricordi del protagonista. La rappresentazione è parte della trilogia «Il canto e la memoria». Mercoledì 10 agosto, ore 21.

«Eneide». Portando sulla scena il poema di Virgilio, Gianluigi Tosto, si sofferma sui personaggi sfortunati e potenti, come la regina Didone o il principe Turno, condannati dal fato. Anche del protagonista Enea emerge la fragilità umana più che l’eroismo. La rappresentazione è parte della trilogia «Il canto e la memoria». Giovedì 11 agosto, ore 21 (Cappella S. Matteo – Casal Velino Marina).

«Miti di stelle». Ispirandosi alle Metamorfosi di Ovidio, lo spettacolo della compagnia «O Thiasos – Teatro Natura», scritto e narrato da Sista Bramini, racconta dei personaggi mitologici che prendono la forma degli astri visibili in cielo. Dai miti antichi emerge l’idea che la trasformazione sia il mezzo per sintonizzarsi con gli esseri amati. Martedì 16 agosto, ore 21.

«Demetra e Persefone». È la storia del rapimento di Persefone da parte del dio degli inferi Ade e delle peregrinazioni della madre Demetra, dea della natura, alla ricerca della figlia perduta. Il mito sull’origine del ciclo delle stagioni, messo in scena da «O Thiasos – Teatro Natura», riprende l’Inno Omerico a Demetra del VII sec. a.C. Mercoledì 17 agosto, ore 21.

«Miti d’acqua». L’acqua è il filo conduttore delle trasformazioni raccontate nella rappresentazione di «O Thiasos – Teatro Natura», scritta e interpretata da Sista Bramini. Dalle Metamorfosi di Ovidio spuntano i miti della fonte Aretusa, di Ermafrodito, di Atteone tramutato in cervo. La suggestiva musica della viola accompagna la narrazione. Giovedì 18 agosto, ore 21.


La manifestazione, organizzata dalla Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si svolge con il sostegno di Soprintendenza Archeologica di Salerno, Regione Campania, Provincia di Salerno, Ente Provinciale Turismo di Salerno, Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Banca del Cilento – Credito Cooperativo di Vallo della Lucania, Comunità Montana Lambro e Mingardo, Comune di Ascea, Comune di Casal Velino.

Botteghino 10 euro. Navette gratuite dal parcheggio all’ingresso dell’area archeologica di Elea-Velia per l’acropoli dalle 19.30. * Lo spettacolo dell’11 agosto si terrà alla Cappella di San Matteo di Casal Velino Marina. Info: www.veliateatro.it – Pro loco di Ascea – 0974 972230

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