“La Sirena”: una poesia di Armando Bettozzi dedicata al Giornale del Cilento

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“La Sirena”: una poesia di Armando Bettozzi dedicata al Giornale del Cilento

Dopo aver letto il nostro articolo Cilento: sulle rose, sulle sirene e sull’ostracismo turistico il poeta romano Armando Bettozzi ci omaggia con un suo componimento.

La Sirena
Spesso mi ritrovo
qui su questa spiaggia;
spero d’incontrarti
e di stare insieme a te.
Non la scordo mai,
e come potrei:
quella notte ha segnato la mia vita;
chissà se tu invece, ci pensi mai?

C’eravamo solo noi
sulla spiaggia quella sera, ah! ah!
e la luna, come un abat-jour
lassù a mezz’aria sopra il mar.

Poi, pian piano, ad una ad una,
mille stelle si accendevano, e ogni tanto
qualche onda arrivava fino a noi;
ci sembravano carezze;
poi anch’io, poi anche tu…
ed un dolce desiderio
fu più grande di quel mar.
Sulla sabbia, sotto il cielo, così,
morivamo insieme, noi.

Non ricordo più il tuo nome;
forse non l’ho mai saputo, chissà…
Non so neanche come posso fare
per ritrovarti, non lo so.

Ci trovarono abbracciati
quando il sole era spuntato da un po’.
No, non era stato un sogno,
eri ancora accanto a me.
Eri come una bambina; ti guardavo;
dormivi ancor.
Carezzavo i tuoi capelli, così belli
sciolti al sol.
Ti svegliasti sorridendo, e, così,
mi stringesti forte a te.

Piano, piano si fa sera;
laggiù il sole è tutto rosa, ormai, e
la spiaggia già si svuota; è tardi, e tu…
tu, ancora non ci sei.

Ora il sole sta scendendo,
e tra poco sparirà nel mar.
Tutto è come quella volta,
tranne che ci manchi tu.
Qualche onda mi accarezza
ed io penso che sia tu:
forse eri una sirena, chissà,
e mi spetti in fondo al mar.

Forse eri una sirena, chissà,
e mi aspetti in fondo al mar.

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