Questione meridionale, i giovani e l’imprenditoria il futuro del Cilento

| di
Questione meridionale, i giovani e l’imprenditoria il futuro del Cilento

Si è concluso con l’incontro di ieri, martedì 8 marzo, il ciclo di lezioni dedicati alla questione meridionale organizzato da monsignor Giuseppe Casale con la collaborazione dell’istituto Parmenide di Vallo della Lucania. Conoscere il problema, capirne le cause e studiarne le vie d’uscita. Questi gli obbiettivi che i relatori dei tre incontri hanno raggiunto. Perché il sud si salva solo se i meridionali stessi decidono di salvarsi. L’incontro dell’8 marzo, data simbolica per l’emancipazione di un genere, quello femminile, ha puntato sulle potenzialità che il territorio offre ai giovani. Non è vero dunque che qui nel Cilento non c’è niente e anche se ci fosse niente sarebbe un’opportunità da cogliere. Casale ha voluto far conoscere ai giovani del Parmenide quelle realtà che nel territorio hanno creduto ed hanno vinto. Ed è così che Franco Chirico, presidente del consorzio velia, si è dimostrato ancora una volta pieno di prospettive, di idee. Ha parlato ai ragazzi del suo sogno imprenditoriale e dei suoi futuri progetti di sviluppo. Un’apertura mentale che pochi giovani del territorio hanno. Un’azienda del sud che anticipa i tempi è quella presentata poi da Nicola Palmieri, dell’azienda agricola Vannulo, che ha raccontato come solo facendo qualità si può sperare di emergere, non rinnegando la natura del territorio e rispettando i principi della dieta mediterranea. Di iniziative pioneristiche hanno parlato anche i ragazzi del progetto “Adotta una capra”. Giovani che hanno deciso di restare nella propria terra guardandosi indietro e tornando alla terra. È proprio con questi ultimi che alla fine dell’incontro il preside Massanova ha avuto un acceso dibattito in seguito ad alcune incomprensioni che si sono venute a creare nel corso della giornata. Essendo l’8 marzo non si poteva non parlare di donne e proprio una donna, suor Rosa, ha raccontato ai giovani storie di donne coraggio. La storia delle suore ancelle di Santa Teresa può essere presa come esempio di chi non deve arrendersi, di chi dall’apparente nulla ha creato qualcosa. Esempi che i ragazzi devono cogliere se non vogliono arrendersi ed andare via, portando con se parte del futuro di questa triste ma bella, bella terra.

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata