Camerota, intelligenza artificiale e futuro in ‘La macchina Umana’: in mostra le foto sul set

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Camerota, intelligenza artificiale e futuro in ‘La macchina Umana’: in mostra le foto sul set

Istantanee dal backstage di un cortometraggio girato tra Camerota e Gorizia affiorano nella mostra di foto scattate da Pietro Avallone sul set di La macchina Umana, allestita presso il bar Zancale, lungomare di Marina di Camerota. Il vernissage della mostra si è tenuto il 29 dicembre e resterà visitabile, nell’orario di esercizio del bar, fino al 15 gennaio. Una selezione di scatti eseguiti durante le riprese del film che è stato girato tra Roma, Camerota e Gorizia. Un cortometraggio di fantascienza, una storia che riflette intorno ai temi dell’intelligenza artificiale, quando l’evoluzione tecnico scientifica da parte dell’uomo spinge quest’ultimo verso lo studio e la creazione di androidi che possano provare sentimenti ed emozioni, in un processo di spinta verso la mimesi completa del proprio io. Il film lancia uno sguardo critico verso il futuro e il cammino del progresso umano, ponendo un interrogativo sui pro e i contro della affannosa corsa della scienza verso la perfezione. La regia è di Adelmo Togliani e Simone Siragusano e vede tra gli attori Valentina Corti come protagonista femminile, mentre Gianni Franco riveste il ruolo di un misterioso analista.

Un cortometraggio che «custodisce l’obiettivo ultimo di ampliarsi in un film ad episodi con tema il futuro, prossimo o remoto, seguendo l’esempio dell‘ultima opera – di genere completamene differente – prodotta da Accademia Togliani, dal titolo L’Uomo Volante con protagonista Bianca Guaccero, presentata in occasione della 72a Mostra del Cinema di Venezia insieme a Cinecittà Luce e al ministero dei Beni Culturali, e che diventerà presto un film dal titolo Storia di un amore analogico», spiega la produzione. Il film, prodotto da Accademia Achille Togliani in collaborazione con Alfiere Productions, è in parte realizzato con il contributo del Comune di Camerota, che ha voluto che questo corto venisse girato anche nel comune cilentano. «Un’opera intrisa di atmosfere tipicamente ‘truffauniane’, commiste all’enigmaticità ed alla psicoanalisi tipicamente morettiane», commenta il corto Pietro Avallone che ha raccolto le foto più significative scattate durante il set per esporle in una mostra al bar Zancale fino al 15 gennaio. L’autore degli scatti è di Camerota. Laureando in architettura, flaneur e fotografo. Fotoreporter per zerottonove.it, autore delle foto dei libri “La nuova Cucina di Napoli” e “Sorbillo La pizza di Napoli“, entrambi curati da Francesco Aiello e mandati in stampa da Edizioni dell’Ippogrifo. Nel 2014 una sua foto è stata pubblicata dal sito del Time.

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