Scuola a energia solare, iniziati i lavori nella primaria di Vannulo a Capaccio

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Scuola a energia solare, iniziati i lavori nella primaria di Vannulo a Capaccio

Lunedì mattina l’immobile della scuola dell’infanzia e primaria di Vannulo, in località Rettifilo, è stato consegnato alla ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto. L’intervento riguarda la messa in sicurezza dell’intero edificio, il rifacimento di tutti gli impianti, la sistemazione di porte e infissi e attrezzature vandalizzati in questi anni di chiusura. Infatti, la scuola era stata chiusa nel 2011, allorquando non era stata ritenuta idonea a seguito di alcuni controlli. Le prime valutazioni effettuate dall’assessorato e le successive verifiche tecniche effettuate da esperti incaricati dall’amministrazione Voza hanno, invece, confermato l’idoneità della struttura, la quale sarà consolidata e riattata. Il progetto prevede anche la realizzazione dell’isolamento termico della struttura che verrà dotata di impianto solare e diventerà l’edificio energeticamente più efficiente tra quelli in uso al Comune. L’intervento è stato candidato a finanziamento regionale, ma il Comune ha scelto di partire immediatamente con i lavori e coprirne il costo con fondi propri per far sì che gli allievi potessero tornare al più presto in una scuola degna di questo nome.

«Contiamo di consegnare la struttura entro l’inizio del nuovo anno scolastico, come da programma reso noto da mesi – dichiara l’assessore alla Pubblica istruzione Eustachio Voza –  Purtroppo, almeno metà dei lavori si è resa necessaria per riparare i danni dovuti allo stato di abbandono in cui è rimasta la struttura in questi anni, ma restituiremo ai bambini che la frequentano una scuola pienamente adatta alle loro esigenze e a basso impatto ambientale». «I bambini hanno il diritto di avere una scuola sicura e accogliente. – afferma il sindaco Italo Voza – Più che mai i bambini della scuola Vannulo che da ormai tre anni sono ospitati nei container. La riapertura della scuola dopo i lavori, consentirà inoltre di eliminare il canone annuale che ogni anno il comune è tenuto a pagare per il fitto dei container e che inevitabilmente pesa sul bilancio comunale».

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