‘La ballata del sindaco pescatore’ in ricordo di Vassallo in concorso al ‘Premio Musica contro le mafie’

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‘La ballata del sindaco pescatore’ in ricordo di Vassallo in concorso al ‘Premio Musica contro le mafie’

Una canzone per Angelo Vassallo che arriva dritto al cuore con la velocità della musica, forse più efficace delle parole. Anche la Ballata del Sindaco Pescatore scritta da Vittorio Merlo, cantastorie-bibliotecario italiano in Lussemburgo, composta in memoria di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso il 5 settembre 2010, probabilmente dalla camorra, è candidata alla settima edizione del Premio Musica contro le mafie. Presentata a inizio anno e trasmessa da molte emittenti italiane e straniere, nonché in tutte le piattaforme digitali e di streaming, partecipa ora al Premio Musica contro le mafie e la si può votare su Facebook fino al 26 novembre alle ore 12:00 (Questo il link https://premium.easypromosapp.com/voteme/309604/623979900)

La Ballata del Sindaco Pescatore è una canzone che vuole ricordare una figura esemplare della  «bella politica», eletto tre volte di seguito sindaco del suo paese, Angelo Vassallo era un uomo semplice che amava la sua terra, il suo porto e il suo mare. Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, nel Cilento, è stato assassinato con sette colpi di pistola per strada mentre tornava a casa con la sua auto il 5 settembre 2010. In un articolo pubblicato su Le Monde, pochi giorni dopo la sua morte e intitolato Angelo Vassallo, un profeta assassinato Alain Faure, direttore del Centro di ricerca presso l’Istituto di studi politici di Grenoble, lo ha ricordato come qualcuno che aveva una lungimiranza visionaria e un coraggio eccezionale, il suo messaggio nasceva dall’idea rivoluzionaria che il suo ruolo di sindaco consisteva prima di tutto nel lottare senza tregua contro tutti i privilegi e gli ordini stabiliti. A vent’anni guidava la rivolta dei piccoli pescatori della sua città, a trenta faceva rivivere il porto turistico, a quaranta rilanciava il settore delle olive nel Cilento, e a cinquanta inventava l’ecologia integrata in Campania e  promuoveva idee geniali  su scala europea arrivando fino in Cina per conciliare l’urbanizzazione, la tutela ambientale e lo sviluppo locale. Alain Faure finiva il suo articolo concludendo che «abbattendo Angelo Vassallo, i cani rabbiosi della mafia hanno difeso non solo i piccoli o grandi interessi economici legati alla droga criminale e costruzione di edifici. Hanno anche ucciso un profeta». La canzone di Vittorio è accompagnata da un videoclip realizzato da lui stesso raccogliendo alcune immagini di Angelo e del suo territorio, con il libro che l’ha ispirato nel comporre il brano, scritto dal fratello Dario Vassallo, fondatore della Fondazione  ‘Angelo Vassallo – Sindaco Pescatore’, che vuole continuare la lotta del Sindaco Pescatore per la legalità e il rispetto del territorio.

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