Infertilità, ad Agropoli campagna di sensibilizzazione

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Infertilità, ad Agropoli campagna di sensibilizzazione

Stando a recenti studi, in Italia una coppia su dieci di età compresa tra i 25 e i 44 anni non riesce ad avere figli. Un dato allarmante confermato dall’aumento delle fecondazioni assistite. Per questo motivo, l’Istituto Polidiagnostico Santa Chiara di Agropoli ha deciso di lanciare la campagna di sensibilizzazione ‘Sos Infertilità: Informiamoci!’, offrendo alle coppie l’opportunità di usufruire di un consulto gratuito presso la propria struttura. L’iniziativa, che ha registrato l’adesione di specialisti ginecologi, è volta ad informare le coppie sull’argomento, ma soprattutto ad evidenziare la necessità di sottoporsi ad esami e analisi specifiche per comprendere le cause del problema. A tal proposito, occorre affidarsi a strutture efficienti e qualificate per evitare di commettere errori e prolungare il percorso per il concepimento. «Con il termine infertilità di coppia si intende il mancato raggiungimento di una gravidanza dopo un anno di rapporti non protetti e mirati al concepimento – spiega la dottoressa Rosetta Di Buono, titolare del centro cilentano – Cosa occorre fare in questi casi? Innanzitutto bisogna capire se uno dei partner abbia un problema riproduttivo stabilendone le cause attraverso test specifici». Naturalmente, all’istituto polidiagnostico Santa Chiara di Agropoli si pone una grande attenzione su tutti gli aspetti che riguardano l’infertilità di coppia in modo da poter proporre i test diagnostici più all’avanguardia. «Da tempo molte coppie – spiega la dottoressa Catia Della Pepa – si rivolgono a noi per comprendere le ragioni del mancato concepimento. Il nostro obiettivo e quello degli esperti che hanno aderito a questa campagna, è di fornire alle coppie giuste indicazioni grazie al nostro attento lavoro diagnostico».

«Sulle donne effettuiamo lo screening trombofilico, composto da diversi test genetici volti a stabilire un’eventuale alterazione a livello della circolazione materno – fetale dovuta a trombosi placentare, che potrebbe comportare poliabortività. –  continua la dottoressa Della Pepa – In caso di positività a tali test si può intraprendere la giusta terapia preventiva volta ad eliminare i rischi durante la gravidanza. Sugli uomini eseguiamo esami genetici che mirano alla valutazione dell’integrità del genoma paterno, quali ad esempio le Microdelezioni del cromosoma Y ed il Tunel Assay». 

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Twitter @BiagioCafaro

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