Camerota, opposizione all’attacco: «Stallo amministrativo, il tempo sembra essersi fermato»

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Camerota, opposizione all’attacco: «Stallo amministrativo, il tempo sembra essersi fermato»

Ritorna all’attacco della gestione Scarpitta, l’opposizione comunale anche in seguito ad alcune sentenze amministrative che hanno “bocciato” il Comune di Camerota. Il 6 aprile, poco dopo la sentenza del TAR che condannava le azioni del Sindaco riguardo i lavori lungo la SP562, è stata richiesta una seduta straordinaria del Consiglio Comunale. Durante questa seduta, il gruppo di opposizione “Uniti per Cambiare” ha sollecitato l’attivazione delle procedure sanzionatorie previste dagli articoli 167 e 181 del D.Lgs. 42/2004, come richiesto dalla Soprintendenza A.B.A.P di Salerno, per risolvere la problematica legata alla Cala del Cefalo.

Il gruppo di Opposizione, composto da Domenico Spiniello, Marina Bagnato, Giada Cusati e Giuseppe Molfese in una nota ricorda che “Nonostante le evidenti irregolarità acclarate dalla sentenza del Tar, riconoscendo legittime le richieste procedurali da parte della Soprintendenza di Salerno. Il gruppo di Opposizione alla luce di quanto espresso in consiglio comunale nella seduta di ieri, è fortemente preoccupato, vista la fase di stallo amministrativo e dell’incertezza palesata da parte dell’amministrazione, che la problematica potrebbe persistere e perdurare anni.

La proposta di attivare le misure sanzionatorie per riportare alla liceità il tratto interessato dalle demolizioni abusive, si è resa necessaria portarla all’attenzione del Consiglio comunale, in quanto vi è in corso una conferenza dei servizi con gli enti sovracomunali che potrebbe non avere un buon esito, è stata votata in modo contrario da parte della maggioranza del Consiglio Comunale e con una sola astensione da parte di un membro della stessa. “si tratta di Giangaetano Petrillo.

“Nella seduta di ieri – si legge ancora nel comunicato – la maggioranza non ha manifestato in modo inequivocabile se ricorrere o meno al Consiglio di Stato. Tuttavia, questa incertezza potrebbe essere incompatibile con le scadenze del finanziamento PNRR di 5 milioni di euro, con il rischio di perdere risorse preziose e causare ulteriori danni all’ente e alla comunità. La situazione di stallo, si riflette in diversi aspetti della vita cittadina, con lavori pubblici bloccati o mai completati, promesse non mantenute e una manutenzione ordinaria assente. Il tempo sembra essersi fermato a Camerota, e il gruppo “Uniti per Cambiare” si interroga sulle prossime mosse del Sindaco, chiedendosi nel caso di perdita del finanziamento o nel caso decidesse di ricorrere al Consiglio di stato se sarà pronto a dimettersi in caso di ulteriori sentenze sfavorevoli”.

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