Presentato a Milano il libro di Veneroso ‘Con lo Jutta sulla scia del Leone di Caprera’

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Presentato a Milano il libro di Veneroso ‘Con lo Jutta sulla scia del Leone di Caprera’

Riportare il vascello del ‘Il Leone di Caprera’ a Marina di Camerota. E’ l’idea lanciata ieri sera a Milano da Antonio Romano, sindaco di Camerota, in occasione della presentazione del libro-diario del velista cilentano Pino Veneroso, ‘Con lo Jutta sulla scia del Leone di Caprera’. Una proposta, ha detto, da verificare assieme al ministero dell’Ambiente e agli enti interessati all’interno di un piano di marketing volto a valorizzare il vascello e i temi ad esso legati: l’emigrazione, la navigazione, l’ingegneria, le tradizioni. Temi che l’impresa e l’avventura marinara di Pino Veneroso hanno nuovamente portato sotto i riflettori. 

 «Oggi abbiamo portato a Milan un po’ di sole e di mare del sud». Così Pino Veneroso alla presentazione delle sue fatiche, il libro ‘Con lo Jutta sulla scia del Leone di Caprera’. Nel cielo grigio e uggioso di metà febbraio, durante la festa di san Faustino del capoluogo lombardo, l’entusiasmo di Pino ha contagiato oltre duecento persone giunte nella suggestiva sala ‘Conte Biancamano’ del museo nazionale della scienza della tecnica Leonardo Da Vinci. «Oggi il mio sogno è diventato realtà» ha detto ancora Veneroso guardando a pochi metri di distanza il ‘Leone di Caprera’ simbolo di storia, coraggio e intraprendenza, simbolo per un intero popolo. Pino si è commosso e ha commosso invitati e autorità, anzitutto il sindaco di Marina di Camerota Antonio Romano, il presidente del consiglio comunale di Bagnara Calabra Carmelo De Leo e anche l’ammiraglio Pietro Caricato, l’onorevole Lino Duilio e gli studiosi Francesco D’Episcopo, Paolo Martano, Marco La Porta e la ‘Garibaldina’ Anna Tola. Molta gente insieme ad alcuni familiare e ad una folta rappresentanza di pisciottani a Milan ad applaudire un vero uomo di mare che da ex maresciallo delle fiamme gialle ha compiuto un’impresa unica e senza precedenti negli ultimi decenni. Impresa che lo ha laureato primo navigatore oceanico della sua terra Le conclusioni di Lino Duilio, originario di San Severino di Centola ,trapiantato a Milano da molti anni, ha sottolineato due tratti della ‘cilentanita’, il carattere intrepido e l’umilta’.

Nelle quasi 400 pagine del volume scritte e riscritte più volte, Pino ha ripercorso il viaggio compiuto da tre emigrati nel 1880, Italo Americani sulla rotta Montevideo Caprera a bordo del vascello ‘Leon di Caprera’ per raggiungere Giuseppe Garibaldi. Nel 2004 l’impresa e avventura marinara compiuta da Pino Veneroso insieme ai compagni di viaggio Emil e Gabriele. E dieci anni dopo il velista cilentano ha rievocato l’epica traversata atlantica davanti agli stupefatti e ammirati milanesi che prima o poi vedranno anche loro, grazie all’Expo, il mare tanto amato e cantato da Pino.

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